È stato presentato oggi, a Bari, il programma per la realizzazione della rete in fibra ottica di nuova generazione, che fornirà connettività con banda ultra larga in molti comuni della Puglia, tra cui Nardò, per favorire il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea.
Hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente di Telecom Italia Giuseppe Recchi, l’Amministratore Delegato di Infratel Italia Salvatore Lombardo, l’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico Loredana Capone. In rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Nardò erano presenti l’Assessore alle Politiche Comunitarie Mino Natalizio e il dott. Luigi Siciliano, funzionario dell’Ufficio Europa.
Durante i lavori del convegno, è emerso che l’autostrada digitale, rappresentata dalla Banda Ultra Larga, servirà a sostenere il sistema delle imprese rendendole più competitive e offrirà ai cittadini la possibilità di usufruire di servizi con elevati standard di qualità.
Infatti, per un territorio, avere a disposizione la Banda Ultra Larga, significa connettersi molto più velocemente con il mondo esterno, andando incontro a quella “digitalizzazione spinta” che rappresenta ormai il sistema nervoso del Paese.
“Si tratta di un investimento di 95.000.000 di euro – spiega il sindaco Marcello Risi – e avrà ricadute positive assai rilevanti per tutti i processi di innovazione digitale con i quali il nostro territorio da tempo si misura. Apprezzo molto l’impegno della Regione e dell’assessore allo sviluppo economico Loredana Capone. È in gioco lo sviluppo del nostro territorio: siamo in campo”.
“Ringraziamo la Regione Puglia per aver inserito anche Nardò in questo progetto infrastrutturale strategico per lo sviluppo economico della nostra Regione – dichiara l’Assessore alle Politiche Comunitarie Mino Natalizio – perché darà la possibilità al nostro Comune, entro Giugno 2016, di consentire collegamenti con velocità da 30 fino a 100 Megabit al secondo, accelerando in questo modo l’accesso ai servizi digitali innovativi rivolti a cittadini, imprese e istituzioni (strutture sanitarie, scuole, Comune, tribunale, ecc…)”.