(AGI) – Roma, 26 mar. – Torna l’ora legale e con essa anche disagi emotivi e psicofisici che colpiranno il 15 per cento degli italiani, ovvero piu’ di 9 milioni. Affaticamento, irritabilita’, emicrania e insonnia, sono i principali

sintomi dello spostamento delle lancette un’ora avanti alle 2 del mattino, nella notte fra sabato 28 e domenica 29 marzo. Almeno secondo quanto riferito dagli esperti dell’Universita’ La Sapienza di Roma.

 

Neanche i bambini saranno risparmiati. Secondo Codacons un bambino su 2 accusera’ disturbi del sonno a causa dell’ora legale. I sessanta minuti di sonno in meno saranno quindi estremamente deleteri per la salute degli italiani e gli effetti negativi colpiranno sia i “gufi”, le persone che prediligono coricarsi alle ore piccole, sia le “allodole”, i mattutini che amano godersi le prime ore di luce del giorno.

I consigli dello psichiatra per affrontare l’ora legale (LEGGI)

Secondo lo psichiatra Michele Cucchi, direttore Sanitario del Centro Medico Sant’Agostino di Milano, ad influire sui processi fisici e mentali e’ la cronobiologia, una branca della biologia che studia i fenomeni ciclici negli organismi viventi e il loro adattamento ai relativi ritmi solare e lunare. “Le attivita’ ormonali e cerebrali che regolano il sonno e le malattie dell’umore – ha spiegato l’esperto – sono contraddistinte da una ritmicita’ periodica, determinata dal susseguirsi dei giorni, delle stagioni e degli anni. A dimostrare questo processo esistono molte teorie derivate da evidenze scientifiche, che indicano la depressione come malattia tipica dei ritmi biologici.

L’alterazione dei fenomeno ciclici interviene sui meccanismi che generano la sindrome depressiva, fatta infatti non solo di male di vivere, pessimismo, sensi di colpa e apatia ma anche di sintomi piu’ fisici piu’ intuitivamente riconducibili ai ritmi circadiani come insonnia e inappetenza,con una oscillazione della gravita’ della sintomatologia nel corso della giornata”. I disagi sarebbero dovuti alle variazioni della quantita’ di luce che assorbiamo nell’arco di una giornata.

“Nervosismo, stanchezza, spossatezza, fatica nella concentrazione, flessione del tono dell’umore. L’effetto del cambio di orario – ha detto Cucchi – puo’ variare molto in ogni singolo individuo, soprattutto in funzione del loro essere costituzionalmente piu’ ‘gufi’ o ‘allodole’. A risentire di piu’ del ritorno all’ora legale sono le persone cosiddette serotine, i ‘gufi'”. Tipico di chi soffre di ansia e depressione riscontrare un peggioramento dei sintomi proprio in questo periodo dell’anno, momento in cui e’ sempre poco indicato fare cambi di terapia. Inoltre, esistono ulteriori e approfonditi studi che documentano altri drammatici effetti collaterali.

Secondo recenti statistiche in questi periodi dell’anno aumentano notevolmente gli incidenti stradali, verosimilmente legati a una minore capacita’ di concentrazione e ad un maggior rischio quindi d’incorrere in disattenzioni fatali. Una qualita’ peggiore del sonno significa anche perdita di concentrazione e di produttivita’ al lavoro; un recente studio sul Journal of Applied Psychologyha rivelato infatti che con l’ora legale si rileva un aumento esponenziale della quantita’ di tempo che le persone perdono navigando su siti da intrattenimento, creando non pochi problemi a livello aziendale. Non esistono pero’ solo problemi a livello psicologico: uno studio dell’Universita’ del Michigan ha inoltre dimostrato che nel lunedi’ successivo all’introduzione dell’ora legale i casi di infarti aumentano del 25 per cento rispetto a un giorno “normale”. (AGI) .

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