LECCE- I primi dati di cui siamo in possesso sono rassicuranti: si sente di dirlo il procuratore aggiunto Ennio Cillo del Pool reati ambientali che coordina l’inchiesta della Procura della Repubblica sui rifiuti interrati in alcune aree del Sud Salento. Nella zona di Supersano, individuata tra quelle a rischio, monitorata, come le altre, attraverso i sofisticati rilevamenti aerei della guardia, si è scavato ma i rifiuti non sono stati trovati. Questo ci porta a pensare, dice il procuratore, che anche in altri siti il risultato sarà lo stesso.
Nelle scorse ore un nuovo vertice in procura tra gli attori dell’indagine: oltre al procuratore i carabinieri del Noe , gli uomini del Corpo forestale e quelli della Guardia di finanza. Un incontro per fare il punto della situazione sulle indagini che vanno avanti ormai da mesi, raccogliere i risultati e continuare: perché i sopralluoghi e gli scavi andranno avanti: ci sono ancora delle zone inesplorate , sempre nel sud salento e si scaverà anche li.
Ma la procura conta, entro l’arrestate di chiudere le indagini.Nuovi accertamenti quindi, nelle zone rosse, siti sospetti dove è stato ipotizzato, anche in seguito alle dichiarazioni del pentito Galati, l’interramento di fusti pericolosi e materiale di scarto artigianale. Lì dove saranno segnalate delle anomalie si procederà con i carotaggi.(trnews)