Questa sera, 3 luglio 2015, verso le 19:00 la città dirà no alla condotta sottomarina. Si prevede una sentita e intensa partecipazione di chi ha il coraggio di mettere il naso fuori di casa, di chi ha compreso come le cattive intenzioni possono solo partorite mostri e di chi “strafolgorato” sulla via della nostra ambita costa neritina, ha realizzato, forza della comunicazione libera e scevra dal facile accontentino, che a breve perderà il diritto di essere un cittadino libero.

Ebbene si cari lettori perdere non solo la libertà ma quel barlume di dignità dopo averla sbeffeggiata ripetutamente nelle urne elettorali o semplicemente fregandosene ogni volta che se né presentata l’occasione magari con educati e fermi no alle richieste di pseudo politici votati al pressapochismo, o utilizzando un rafforzativo , i calci nel deretano tanto cari a chi vorrebbe introdurre la legge del taglione..

La discrasia nata in questo periodo su chi a più voci ha chiesto lumi sui veri motivi di una opera dispendiosa ( 11 milioni di euro) e inutile se la sua realizzazione ha solo lo scopo , cosi come concepita, a scaricare in mare , letteralmente, la merda ma di autore ovviamente.

Autore che risiete in più voci e figure che hanno minato e probabilmente, innescato quella rivoluzione in una città abituata da tempo a essere eccessivamente accomodante. Rivoluzione cara a quella politica populistica o presunta tale che ha avuto vita facile quando il soggetto del contendere è la difesa del paesaggio e la salute di un ecosistema e di una popolazione che ha la colpa, grave, di eleggere politicanti di quarta fila, più adatti ad annaffiare l’erba del vicino che di contro a lottare per difendere diritti e affini che sistematicamente si focalizzano da chi vede questo territorio, facile preda .

Venerdi 3 luglio vedremo con i nostri occhi quanti saranno pronti a manifestare contro questa politica che a più livelli ha dimostrato , palesemente, i suoi limiti. Non è servito l’accomodamento utilizzato sui social network del nostro primo cittadino e al suo stucchevole ripensamento dettato , come al solito, dai poteri forti. Non è servito l’accodamento di beceri pennivendoli pronti li a piegare e plasmare le idee di chi , purtroppo, non riesce a pensare con la sua testa. Sconcertante manifestazione di povertà intellettuale millantata per diritto di cronaca ….

Una vera tristezza che ovviamente non dimenticheremo tanto facilmente visto che la storia si ripete: difendersi da chi dovrebbe vigilare su i nostri diritti e dover scendere in piazza per difendersi dalle continue cattive idee, partorite con una certa stucchevole ciclicità …

Metamorfosi della fisica … all’ultimo stadio ? … forse!