Ieri sera a Palazzo Personé è andato in onda un copione dal finale facilmente prevedibile e con schermaglie oratorie tanto tragicomiche quanto inutili. Ancora una volta il LEVIATANO di Palazzo ha pensato bene di far passare “un piatto di deiezioni” per alta cucina.

 

Fin troppo motivata per quanto, apparentemente, sofferta la scelta di aumentare la TASI, e cosa vogliamo noi cittadini, accontentiamoci di aver visto il volto contratto e dispiaciuto dei nostri governanti al momento di servirci la “supposta” pietanza …

La colpa come sempre è di qualcun altro, Stato, Regione, Province, il caldo, si questa calura estiva, che maledettamente condiziona i nostri comportamenti e i nostri ragionamenti. Tanto c’è sempre il capro espiatorio, che come le spezie serve ad enfatizzare il sapore di ogni pietanza, ivi incluse le deiezioni dell’haute cuisine di Palazzo Personè – la spezia è sempre quella dell’emergenza e della NECESSITA’. <<La necessità è la scusa per ogni infrazione della libertà umana .

E’ l’argomento dei tiranni; è il credo degli schiavi>>. Ci vogliono far passare che la scelta adottata era ineluttabile, che non vi fossero alternative valide a quella assunta e deliberata. Di ineluttabile c’è la spudoratezza di aver adottato una misura grave, che andrà ad impattare con riverberi nefasti sulle condizioni, a dir poco penose, in cui versa l’economia della nostra città.

A pagare saranno sempre i soliti noti, le vittime sacrificali su cui ancora una volta si avventeranno le fauci virulente del Leviatano di Palazzo Personè. Parliamo di quei pochi o anche molti cittadini, che pagheranno il salasso anche per i tanti o pochi furbi, che giammai nessuno si è preoccupato di andare a scovare, in questa amatissima città dell’accoglienza di chi? appunto dei furbi e dei criminali. Si è parlato di tagli lineari alla spesa, di revisione al ribasso del salario accessorio, specie dei nostri dirigenti, che, sebbene diminuiti nel numero, sembrerebbero conservare l’alta qualità nei servizi, che forse per un eccesso di miopia diffusa in città non si riescono proprio a vedere..

E poi scusatemi ci sono i servizi indivisibili, la polizia locale, la pubblica illuminazione, anagrafe etc… Ora più che di indivisibile credo che si dovrebbe parlare di invisibile, per quanto già detto prima. In particolare, non capisco come mai, un servizio: quale quello della pubblica illuminazione, che doveva generare risparmi, almeno per come era stato da me progettato, ce lo ritroviamo a generare “imposte”. Mi verrebbe voglia di pensare che questa è materia più che di imposte, per l’appunto, di impostori, che vogliono farci passare tutti per “ebetini” pronti a subire qualsiasi aberrazione….

All’elenco delle cose fatte e/o in via di realizzazione, esternato ieri sera, mi sarebbe piaciuto sentire cosa pensa di fare l’Amministrazione per rientrare dall’ammanco della Farmacia Comunale, che sembra ormai essere una appendice virulenta, che si spera possa essere chirurgicamente guarita dalla Procura della Repubblica; come si vuole affrontare la questione del pagamento spese legali rispetto alle vertenze promosse o subite dal Comune, che lo vedono, prevalentemente, soccombente; si veda, tra i tanti, il caso eclatante dell’Urbanistica, di fatto commissariata dal TAR di Lecce. Insomma vorremmo capire di più Sindaco, vorremmo capire perchè non si abbattono i costi energetici delle strutture comunali e perchè non si avviano dei programmi di partenariato pubblico privato finalizzato a far ripartire il nostro territorio.

Dove vanno a finire e come sono spesi i soldi introitati a titolo di oneri di urbanizzazione, visto che di urbanizzato c’è ben poco… Su questo avremmo accettato di subire il coraggio che ha fatto il paio con la sfrontatezza dimostrata ieri nell’aumento della TASI; che, sia chiaro, è un segnale di debolezza per voi di Palazzo ma che indebolisce sempre più i cittadini onesti di Nardò a vantaggio dei furbi. Benvenuti a Nardò, città dell’accoglienza e delle supposte del Leviatano!

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