Tasse? Se fai il bravo, te le dimezziamo. Questo, almeno, è quello che succede in diverse città di Italia. Non, ovviamente, a Nardò.
In tanti comuni d’Italia e anche nella vicina Lecce, prestare servizio di volontariato civile permette di godere di uno “sconto” sui tributi comunali. Lo prevede il decreto “Sblocca Italia” (art. 24, convertito nella legge 164 del 2014) a patto che il comune si regolamenti nello specifico sulle proprie modalità. Chi, quindi, si adopererà in opere socialmente utili, come la manutenzione del verde pubblico e la ripittura di una scuola, giusto per fare degli esempi, godrà di una vera e propria diminuzione (a Massarosa, comune che prima di tutti si era mosso in questo senso, era del 50%) su una imposta comunale da stabilire. Comprese quelle particolarmente “dolorose”, come Imu e Tari. Nella nostra città, tutto ciò, non è stato minimamente preso in considerazione dalla “nostra” amministrazione comunale.
Ma i nostri politici si sono superati: proprio ieri sera, il consiglio comunale ha deliberato l’innalzamento al massimo consentito dalla legge dell’aliquota Tasi sulla prima casa (2,5 per mille). La stessa assise che in passato aveva già aumentato al massimo l’aliquota Imu sulle seconde case e terreni agricoli e quella riguardante l’addizionale comunale Irpef. Ormai possedere un immobile di proprietà a Nardò è diventato un lusso che non tutti si possono permettere. E parliamo della stessa amministrazione comunale che in campagna elettorale prometteva la riduzione delle imposte comunali. I nostri concittadini il prossimo 16 dicembre saranno chiamati ulteriormente ad aprire il portafoglio. Ma non tutti ce la faranno a far fronte a questo aumento.
Per l’attività professionale che esercito, assisto quotidianamente a famiglie che faticano a farsi carico di tutte le pesanti imposte di cui il comune ci fa oggetto di bersaglio. Chiedo al sindaco Marcello Risi di porsi una mano sulla coscienza. Visto che ha aumentato le aliquote al massimo consentito dalla legge, almeno regolamenti il servizio di volontariato civile anche a Nardò. In caso contrario, sarà una delle prime iniziative che prenderemo a cuore una volta che i nostri cittadini ci concederanno l’onore di scegliere il meglio per la nostra Nardò.
Antonio Tondo
Dirigente Andare Oltre