Nel luglio del 1647, nel contesto dei vasti moti insurrezionali che interessarono il sud Italia, la città di Nardò, spinta dalla fame, dai soprusi e dalle decennali angherie perpetrate dal duca Giovan Girolamo II Acquaviva, insorse contro il proprio feudatario. Una rivolta cruenta, che vide la città serrare coraggiosamente le proprie porte per resistere al potente esercito organizzato dal duca.
Dopo giorni di scontri ed una illusoria tregua, la vicenda raggiunse il momento forse più drammatico il 20 agosto 1647. In questa data, sei canonici, ritenuti tra i principali fautori dell’insurrezione, furono barbaramente uccisi senza alcun processo. Le loro teste mozzate furono poi lungamente esposte sul sedile cittadino nell’attuale piazza Salandra, accanto a quelle di altre vittime civili: un sanguinoso monito ai neretini sopravvissuti.
Alla vigilia dell’anniversario di questo tragico evento, la Fondazione Terra d’Otranto, la Città di Nardò, la Diocesi di Nardò-Gallipoli e la Consulta per la Cultura della Città di Nardò, hanno organizzato un interessante evento civile e religioso.
Mercoledì 19 agosto, alle ore 19:00, S.E. Mons. Fernando Filograna, vescovo della diocesi Nardò-Gallipoli, presiederà nella Cattedrale di Santa Maria Assunta una celebrazione in memoria delle vittime.
A seguire, su piazza Pio XI, la dott.ssa Maria Luisa Tacelli dell’Università del Salento presenterà il libro di Alessio Palumbo, Nardò Rivoluzionaria. Protagonisti e vicende di una tipica ribellione d’Età Moderna, Congedo Editore. Interverranno all’incontro il Sindaco di Nardò Marcello Risi e l’Assessore alla Cultura Mino Natalizio.
Nel corso dell’evento, la Fondazione Terra d’Otranto distribuirà gratuitamente l’opuscolo Dalla parte dei giusti. La rivolta di Nardò del 1647 descritta dall’abate Biscozzi, una trascrizione della principale testimonianza storica sulla vicenda.
La serata proseguirà con Una notte di note per i giusti: un ricco omaggio musicale di artisti neretini e salentini, inframmezzato dalla lettura di alcuni brani del Libro d’Annali del neretino Giovan Battista Biscozzi.