Lo sfascio delle Ferrovie Sud Est, specie nel Salento, è sotto gli occhi di tutti. In realtà, il Governo (proprietario delle ferrovie), mentre getta soldi per grandi opere del tutto inutili come la Tav, in ossequio ai grandi interessi che ruotano attorno a queste opere pubbliche, lascia che un pezzo della Puglia venga abbandonato a se stesso con collegamenti ferroviari disastrosi, da periferia del mondo e con prezzi alti per biglietti ed abbonamenti.

Questo è ancora più evidente dal confronto che Alternativa comunista ha avuto in questi mesi con lavoratori e studenti, indignati da mezzi e servizi scadenti che rendono quasi impossibile il raggiungimento in orario di luoghi di studio e di lavoro.

L’avevamo già detto alle ultime elezioni regionali che va affrontata una lunga e dura battaglia con il Governo nazionale per costruire una vertenza che unisca studenti e lavoratori del territorio perché la Sud Est diventi una vera ferrovia e di primo livello, con mezzi nuovi e una linea all’altezza del territorio, al di là anche della retorica degli esponenti politici istituzionali, da sempre ossequiosi nei confronti dei governo nazionale e regionale.

Chi crede che una parte della Puglia, in particolare il Salento, debbano diventare solo terreno fertile per Tap, trivellazioni e speculazioni da Xylella, ha sbagliato tutto.

 

Michele Rizzi