Non finisce di stupire la questione delle concessioni demaniali e i risvolti che questa ha assunto agli occhi dell’opinione pubblica dopo il rinvio a giudizio del dirigente Formoso.

Il dirigente pertinente alla questione si “scopre” solo oggi di aver un procedimento nei suoi confronti con un rinvio a giudizio che riguarda le concessioni demaniali del presunto Piano Coste. Non stupisce a questo punto rimettere insieme i tasselli delle azioni politiche amministrative succedute dal 19 dicembre 2015 ad oggi con la sua defenestrazione dall’incarico ma pur mantenendo il ruolo nel suo settore, i proclami dell’assessore di pertinenza che guarda caso minimizza la questione dopo ricorsi legali e affini, vinti ricordiamolo da imprenditori che hanno avuto ragione sulle modalità ,del comune di Nardò, di assegnazione sulle presunte concessioni, demaniali.

La giustificazione e le azioni del primo cittadino dopo le denunce in procura e le successive azioni della magistratura ha il sapore amaro delle mezze verità.

Il caso in questione ampiamente documentato su questo portale alla luce dei fatti ,purtroppo, conferma i nostri dubbi sul modus  operandi che l’indirizzo politico prima e le azioni tecniche poi ,hanno sortito l’attenzione degli organi preposti ad accertare eventuali discrasie.

Nasce spontanea la domanda : Ma di cosa stiamo parlando caro Sindaco e affini?