Bari 6 marzo 2017: “Venire incontro alle esigenze dei pendolari e aumentare l’offerta dei treni regionali che fermano nelle stazioni salentine”. A chiederlo alla Regione Puglia è il consigliere del M5S Antonio Trevisi, che denuncia la progressiva marginalizzazione dei paesi della provincia di Lecce a causa degli scarsi collegamenti ferroviari e degli orari dei convogli.
“Considerare sufficienti nelle fasce orarie scoperte da treni regionali gli Intercity non ha nessun senso – incalza il consigliere pentastellato – poiché questi ultimi hanno un costo fino a 10 volte superiori rispetto ai treni regionali anche per le brevissime tratte come ad esempio la Lecce – Trepuzzi che verrebbe a costare 11 euro contro 1 euro e 10 centesimi del regionale.
A questo va aggiunto che i treni regionali portano spesso ritardi anche consistenti, creando comunque notevoli disagi ai viaggiatori”.
Tante le segnalazioni pervenute al consigliere cinquestelle da parte dei cittadini ormai esasperati “È assurdo che l’ultimo Regionale parta da Lecce alle 19:45 – dichiara Trevisi – con il risultato che i pendolari che vengono a lavorare a Lecce e chiudono i negozi alle 20:30 hanno serie difficoltà a tornare a casa. Bisogna urgentemente inserire un ultimo treno regionale intorno alle 21:00 o ridurre sensibilmente il costo degli Intercity per le brevi tratte.
Questa situazione di disagio – continua il consigliere salentino – costringe chi vive fuori a raggiungere Lecce in macchina, avendo come risultato traffico in tilt, inquinamento alle stelle e un disequilibrio dell’organizzazione.
Riteniamo queste scelte illogiche e dannose per l’utenza – ribadisce il consigliere salentino – chiediamo di intervenire affinché venga reso realmente valido, adeguato e competitivo il servizio ferroviario.
Bisogna adeguare gli orari alle esigenze dei pendolari che non ne possono più di orari scomodi e treni super affollati, ma anche pensare al trasporto ferroviario in ottica di un servizio efficiente per i turisti che vengono in Salento durante la stagione estiva.
Occorre potenziare il servizio e garantire il diritto alla mobilità dei cittadini”.