
Sorge naturale , dopo il salvataggio da parte del Senato di Minzolini, porsi una domanda a cui è obbligatorio dare delle risposte dalla certezza inequivocabile per non far passare il messaggio che in Italia le leggi per molti si applicano e per alcuni si interpretano. Nel continuo gioco di forza tra i due maggiori poteri dello stato, Politico e Giudiziario, che cercano a fasi alterne di stabilire la propria influenza l’uno sull’altro a farne le spese sono spesso i cittadini che subiscono, da comuni mortali, decisioni spesso inique che non hanno conseguenze solo per le caste dominanti.
La cosa buffa è che gli ominicchi della politica dopo aver votato al Senato “ secondo coscienza” si ritrovano oggi a predicare e ad addossare le colpe di questa scelta impopolare alle parti politiche di colore avverso, del tutto dimentichi di aver regalato l’immunità al Senatore con il proprio voto. Il Parlamento Italiano ha fortemente voluto la legge Severino per porre un freno al fenomeno della corruzione nella classe dirigente , ma se poi la stessa norma non ha alcun valore per coloro che l’hanno richiesta che senso ha nel mantenerla?
Quali potrebbero essere le giuste reazioni di coloro che sono stati penalizzati dalle sentenze conseguenti a questa normativa? Vogliamo ricordare un famoso discorso fatto a Montecitorio addirittura “Ante legem” dall’allora senatore Sergio Mattarella, per ribadire, se ancora ce ne fosse bisogno, le scelte opportunistiche dei politici parlamentari a secondo degli interessi toccati: Un parlamentare interdetto dai pubblici uffici? “Decade dal suo mandato ai sensi dell’articolo 66 della Costituzione”. Chi dispone della sua decadenza? La Camera d’appartenenza,”salvo violare le regole della Costituzione e della legge”, che sono“chiare e stringenti”. E in caso contrario?“Significherebbe che un parlamentare,qualunque fosse il reato da lui commesso,sarebbe comunque inamovibile, conclusione infondata ma anche aberrante . Come è possibile che Mattarella da Presidente della Repubblica oggi non riprenda quel pensiero per ribadire la sua indignazione con gli stessi toni di ieri?
Una presa di posizione netta avrebbe ottenuto in questo momento una valenza maggiore in virtù della sua posizione “Super Partes” a garanzia del rispetto delle leggi. Vedere poi ,la Sinistra Italiana, votare ieri compatta per la decadenza di Berlusconi al grido di “giustizia è fatta “ ritornare oggi sui propri passi per salvare quotidianamente inquisiti , condannati in via definitiva e corrotti è un fatto assolutamente inconcepibile e destabilizzante in un paese in cui non esiste più la certezza della pena.
Vogliamo concludere queste nostre brevi riflessioni con un ricordo scolastico attinente agli ultimi avvenimenti “ibis redibis non morieris in bello “ una frase sibillina utilizzata dagli oracoli per fare una profezia ai soldati che partivano in guerra.
In questa previsione era fondamentale il posto delle virgole che a seconda della loro posizione potevano presagire sia la morte che la vita del guerriero e pertanto davano adito alle diverse interpretazioni a seconda del ritorno o meno degli sventurati partiti in guerra. L’attuale legislazione è fondata su questi equivoci interpretativi e queste falle vengono utilizzate sapientemente da coloro che hanno la forza di spostare l’ago della bilancia dalla propria parte.