La provocazione è la virtù per eccellenza dei mediocri, hanno bisogno di esercitare la provocazione , esercizio per cui non è necessaria la minima intelligenza. I provocatori sono persone comuni, che utilizzano una modalità comunicativa finalizzata a colpire sul vivo l’interlocutore per vedere se e come reagisce. Di solito i provocatori lo fanno in modo consapevole e al contempo automatico, cioè identificano da tempo nella provocazione un “valore aggiunto”, uno strumento per affermarsi.

A volte, più di rado, i provocatori non se ne accorgono: parole maldestre escono dalle loro bocche guidate da intenzioni inconsce, riuscendo talora a tirare fuori dai gangheri persone dotate di notevole self-control e di ottima autostima…i provocatori possono agire in tre modi:

1) pungolano;

2) spiazzano;

3) mettono in difficoltà.

Ma perché lo fanno? In genere vogliono prendere un vantaggio nella relazione per gestirla come vogliono loro. Ma è anche un modo per attirare l’attenzione, per emergere dall’anonimato.

A volte fanno di tutto per tirare fuori la parte più aggressiva e scomposta di una persona per metterla alla prova e vedere quanto resiste, per dimostrare che “in realtà è fatta così” e poter dire: “Ecco cosa c’è dietro la maschera. SPESSO però vengono ignorate, I provocatori si aspettano qualcosa da noi: un’arrabbiatura, una chiusura, uno sguardo ferito, un insulto.Ci ridiamo, indifferenti, e stiamo in silenzio guardandoli con distacco. Non cediamo ai loro miseri mezzucci così simili a miasmi che si levano dalla fogna di mare …