Nardò,15 settembre_ di COSIMO POTENZA_Sembrerebbe prendere la direzione giusta, almeno a quanto viene comunicato dalla Regione e Aqp  circa la realizzazione di un sistema tecnologicamente avanzato che consenta il riuso totale dell’acqua depurata al massimo grado che eviti la condotta sottomarina. Dopo i tanti annunci e le prese di posizione puramente teoriche e di principio, arriva la svolta pratica nell’annosa questione dei reflui fognari. Parola del governatore Michele Emiliano.

Dunque, si rimane in attesa di conoscere, almeno a grandi linee, che tipo di progetto esecutivo uscirà fuori e se consentirà, come dichiarato, attraverso un sistema tecnologicamente avanzato, il riuso totale dell’acqua depurata e affinata al massimo grado evitando così la condotta sottomarina. All’incontro presso il Ministero dell’Ambiente, così come comunicato dall’Ufficio Stampa del sindaco, hanno partecipato il sindaco Pippi Mellone, l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio, il vicesindaco di Porto Cesareo Silvia Tarantino e i tecnici Nicola D’Alessandro e Tarcisio Basile, presenti rispettivamente per conto del Comune di Nardò e del Comune di Porto Cesareo. Non è dato sapere, all’interno del nota del comune di Nardò, se vi è stata una convocazione ufficiale degli Enti interessati da parte del Ministero e la natura “dell’incontro”, se ciò ha comportato la sottoscrizione di un qualche documento, se tutto ciò ricadeva in una semplice constatazione delle volontà espresse dallo stesso dicastero e della Regione Puglia; se è stato redatto un verbale dell’incontro, chi eventualmente è intervenuto e,  per conto del Ministero. Si evidenzia, la proposta fatta da chi? Nella persona di chi? di “un impianto scarico zero” che porterà all’eliminazione totale dello scarico di reflui in mare, “salvo” che in particolari condizioni di emergenza, (pioggia intensa e particolare abbondanza di acqua, come in inverno) quando in mare finirebbe esclusivamente acqua già depurata. Con l’augurio che tutto ciò diventi realtà, per il bene di questa Città e del suo mare, per il momento rimaniamo prudentemente in “ascolto”, salvo poi, ovviamente a cose fatte, dare il giusto merito alle amministrazione interessate.

COMUNICATO STAMPA

Giovedì 14 settembre 2017

SCARICO ZERO, VIA LIBERA ANCHE DAL COMMISSARIO STRAORDINARIO

Proficuo incontro a Roma, avanti tutta su riuso dei reflui ed eliminazione della condotta

È la svolta. La riunione odierna presso il Ministero dell’Ambiente si conclude con una vittoria per l’ambiente e suggella la pace tra Nardò e Porto Cesareo. Scongiurata la condotta sottomarina, si dà il via al nuovo progetto che porterà benefici enormi per l’ambiente, puntando alla tutela della risorsa acqua e del suolo.

Il Commissario straordinario unico in materia di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue, Enrico Rolle, ha apprezzato fortemente la proposta di un impianto “scarico zero”, che porterà all’eliminazione totale dello scarico di reflui in mare, salvo che in particolari condizioni di emergenza (pioggia intensa e particolare abbondanza di acqua, come in inverno) quando in mare finirebbe esclusivamente acqua già depurata.

Ma non solo, perché dal tavolo tecnico è venuta fuori una decisione importantissima: il Commissario ha autorizzato Aqp a rescindere il contratto relativo alla condotta (già appaltato). Adesso allo studio di fattibilità preparato dalla Regione Puglia dovrà seguire in tempi brevissimi tutto ciò che è previsto dall’Iter legislativo per consegnare al territorio un impianto all’avanguardia.

“Siamo molto soddisfatti – dichiarano all’unisono il sindaco di Nardò Pippi Mellone ed il sindaco di Porto Cesareo Salvatore Albano – perché in questa maniera si supera una innaturale conflittualità tra due territori che hanno storia e prospettive comuni”. Adesso saranno gli uffici regionali a chiudere la partita concretizzando un progetto all’avanguardia che eliminerà gli attuali problemi legati allo smaltimenti dei reflui. “Per Porto Cesareo – aggiunge Albano – si apre una nuova fase di tutela dell’ambiente e di arricchimento della città, che potrà conquistare un servizio atteso da anni”.

Un successo per l’ambiente e per la politica che si riscontra anche nelle parole di Pippi Mellone: “Abbiamo trovato nel presidente Michele Emiliano, nel suo capo di Gabinetto Claudio Stefanazzi, nell’ingegnere Barbara Valenzano e anche nel dirigente della sezione Risorse Idriche della Regione Puglia Luca Limongelli, degli interlocutori eccezionali – sottolinea – che hanno messo i comuni di Nardò e Porto Cesareo nelle condizioni di superare un’emergenza che si è protratta per anni, trovando un accordo ad esclusivo vantaggio delle popolazioni e dell’ambiente e scongiurando la mannaia delle multe legate all’infrazione comunitaria”.

All’incontro, che si è svolto in un clima di fattiva collaborazione, hanno partecipato il sindaco Pippi Mellone, l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio, il vicesindaco di Porto Cesareo Silvia Tarantino e i tecnici Nicola D’Alessandro e Tarcisio Basile, presenti rispettivamente per conto del Comune di Nardò e del Comune di Porto Cesareo.

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