Bari,26gen. “Quali sono state le modalità con cui l’Arif ha selezionato il personale coinvolto nel Progetto Maggiore? C’è stato un avviso pubblico con relativa valutazione comparativa?” È quanto chiedono in un’interrogazione urgente indirizzata all’Assessore all’agricoltura Leonardo Di Gioia  i consiglieri del M5S Antonella Laricchia, Rosa Barone, Grazia Di Bari e Gianluca Bozzetti, in seguito ad una denuncia apparsa sulla stampa qualche giorno fa riguardante una presunta parentopoli.

Il Progetto Maggiore è stato adottato dalla Regione in osservanza delle previsione del d.lgs n.30/2009 e definisce le linee operative per garantire il monitoraggio quantitativo e chimico-qualitativo dei corpi idrici (fiumi e laghi) sotterranei, da realizzare sulle relative reti di monitoraggio. Con una delibera di  Giunta il progetto di monitoraggio dei corpi idrici sotterranei è stato affidato all’ ARIF per la parte riguardante la realizzazione delle attivtà di campo e l’elaborazione/gestione del Sistema Informativo.

“La richiesta nasce per vederci chiaro sul  personale impiegato in questa attività  – dichiarano i pentastellati – anche in seguito a numerose segnalazioni di legami di parentela e di amicizia di molti dei lavoratori impiegati,  sia con i dirigenti, che con i responsabili del progetto, che con alcune P.O. e segretarie particolari illustri”.

Il Progetto è stato affidato oltre che all’Arif, all’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione dell’Ambiente – ARPA Puglia per  quello che riguarda l’analisi e valutazione dei dati qualitativi, e all’Autorità di Bacino della Puglia per la valutazione ed elaborazione dei dati quantitativi.

“Vogliamo conoscere – concludono i consiglieri cinquestelle – le spese effettuate e la rendicontazione relativamente ad ARIF, ARPA e Autorità di Bacino e al progetto nel suo complesso. Abbiamo anche chiesto i nomi delle persone assunte  e i  relativi contratti ma questi ultimi non ci sono stati consegnati: avremmo voluto verificare la corrispondenza tra le mansioni  svolte e la natura dei contratti.”

 

GRUPPO MOVIMENTO 5 STELLE

Via Capruzzi n. 212 – BARI

 

 

 

Al Presidente del Consiglio Regionale

Mario Loizzo

Via Capruzzi 204 – BARI

 

e.p.c.

 

All’Assessore all’Agricoltura

                                                                                  Leonardo Di Gioia

                                                                                  SEDE

 

OGGETTO. Interrogazione urgente su Progetto Maggiore di monitoraggio dei corpi idrici sotterranei: personale, attività svolte e rendicontazione.

 

 

I sottoscritti Antonella Laricchia, Cristian Casili, Rosa Barone, Grazia Di Bari e Gianluca Bozzetti, Consiglieri Regionali del Movimento 5 Stelle espongono quanto segue:

 

PREMESSO CHE

 

  • Il D.Lgs.152/06 recante “Norme in materia ambientale”, in adempimento a quanto disposto dalla direttiva comunitaria 2000/60/CE, persegue la salvaguardia, la tutela e il miglioramento della qualità ambientale delle risorse idriche e a tal fine individua gli “obiettivi di qualità ambientale” che le Regioni sono chiamate a perseguire – entro orizzonti temporali ben precisi – e sancisce il ruolo fondamentale della pianificazione e del monitoraggio, quali strumenti guida dell’azione di tutela.

 

  • La programmazione del monitoraggio dei corpi idrici sotterranei avviene per cicli sessennali, strettamente connessi ai cicli della programmazione dei Piani di Tutela delle Acque, ai sensi dell’allegato 1 alla Parte III del D.Lgs. n. 152/2006 come modificato per i corpi idrici sotterranei dal decreto legislativo 16 marzo 2009, n. 30, recante l’Attuazione della Direttiva 2006/118/CE, relativa alla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento.

 

  • La Regione Puglia, nell’ambito del POR 2000-2006, Misura 1.3 “Interventi urgenti per la difesa del suolo”, ha dedicato la specifica Area di Azione 4 al tema del “Miglioramento delle conoscenze di base, adeguamento ed ampliamento del sistema di monitoraggio del suolo, dei corpi idrici superficiali, sotterranei e costieri” e nel 2006 ha avviato specifici interventi per l’adeguamento ed il potenziamento della rete regionale di monitoraggio dei corpi idrici sotterranei, già realizzati nell’ambito dei POP 1989-91, a cura dell’Ente per l’Irrigazione di Puglia, Lucania ed Irpinia.

 

  • In ossequio alla normativa vigente la Regione, quindi, si era dotata di un “Sistema di monitoraggio qualitativo e quantitativo dei corpi idrici sotterranei” il cui Programma di Monitoraggio, denominato “Progetto Tiziano”, è stato attuato dal 2006 a tutto febbraio 2012 e ha consentito di realizzare una rete stabile e diffusa di monitoraggio al fine di migliorare le conoscenze di carattere idrogeologico e idrogeochimico delle risorse idriche sotterranee regionali.

 

 

CONSIDERATO CHE

 

  • Il Decreto legislativo 16 marzo 2009, n. 30, Attuazione della direttiva 2006/118/CE, relativa alla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento, ha reso necessario adeguare la rete e i programmi di monitoraggio alle nuove disposizioni normative, richiedendo una profonda riprogettazione dell’intero sistema.

 

  • I due decreti disciplinanti la materia (d. lgs. n. 152/1999 e d. lgs. n. 30/2009) impongono alle Regioni di attuare “appositi programmi di rilevamento dei dati utili a descrivere le caratteristiche del bacino idrografico e a valutare l’impatto antropico esercitato sul medesimo…” (art. 118) e di elaborare ed attuare “i programmi per la conoscenza e la verifica dello stato qualitativo e quantitativo delle acque superficiali e sotterranee all’interno di ciascun bacino idrografico” (art. 120) e la Puglia ha istituito un Tavolo Tecnico per l’identificazione, l’analisi degli impatti e la caratterizzazione dei corpi idrici della regione.

 

  • A valle delle conclusioni dello stesso la Regione Puglia ha affidato all’IRSA-CNR il compito di riprogettare la rete di monitoraggio delle acque sotterranee, già esistente sul territorio regionale e funzionante dal 2007 al 2011 ma dimensionata e realizzata in base alle norme dettate dal precedente D.Lgs. 152/99.

 

  • Con la Delibera di Giunta Regionale n. 2343 del 24/10/2011, in data 21/12/2011, è stata stipulata una apposita convenzione con l’Istituto di Ricerca Sulle Acque del CNR (IRSA-CNR) e la rete definita e rideterminata alla luce della nuova normativa è stata denominata Rete Michele Maggiore, in ricordo del prof. Michele Maggiore, professore di Idrogeologia presso l’Università di Bari.

 

CONSIDERATO ALTRESI’ CHE

  • Il Progetto Maggiore in osservanza delle previsioni di cui al d.lgs. n. 30/2009 definisce le linee operative per garantire, nell’arco del ciclo di pianificazione sessennale, il monitoraggio quantitativo e chimico-qualitativo dei corpi idrici da realizzare sulle relative reti di monitoraggio.
  • La Giunta Regionale, in adempimento alla normativa comunitaria e nazionale di settore, con propria deliberazione n. 224 del 20/02/2015, ha provveduto ad approvare il citato “Progetto Maggiore” di monitoraggio dei corpi idrici sotterranei, affidandone l’esecuzione all’Agenzia Regionale per le attività irrigue e Forestali-ARIF (per la realizzazione delle a vità di campo e l’elaborazione/gestione del Sistema Informativo), all’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione dell’Ambiente – ARPA Puglia (per l’analisi e valutazione dei da qualitativi) e all’Autorità di Bacino della Puglia (per la valutazione ed elaborazione dei dati quantitativi).

VISTO  CHE

  • in data 25 gennaio 2018, un articolo di una nota testata locale dal titolo “Arif, un’altra parentopoli degli interinali” riportava che “i 12 lavoratori interinali assunti per il progetto Maggiore sono tutti parenti o amici di funzionari dell’Agenzia

 

PRESO ATTO CHE

 

  • Con deliberazione del Giunta Regionale 14 luglio 2016, n. 1046, nell’ambito della Azione 6.4, sono state approvati gli schemi di convenzione con l’ARIF, l’ARPA e l’Autorità di Bacino nei quali sono indicate le attività da svolgere, l’articolazione delle stesse e i relativi adempimenti degli enti regionali.

 

  • Nella citata delibera è anche prevista la costituzione del Comitato di coordinamento impegnato nella ridefinzione del programma di monitoraggio.

 

 

PER TUTTO QUANTO INNANZI

INTERROGANO

L’ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA

                                                                                 


Per conoscere e sapere con urgenza:

  1. Qual è lo stato di attuazione del Progetto Maggiore.
  2. Chi sono i componenti dei Comitati di Monitoraggio e le attività svolte.
  3. Quali sono state le modalità di selezione del personale coinvolto nel progetto e se vi è stato un avviso pubblico con relativa valutazione comparativa.
  4. E ricevere copia delle spese effettuate e della relativa rendicontazione relativamente ad ARIF, ARPA e Autorità di Bacino e al progetto nel suo complesso.

 

 

Bari,

I Consiglieri Regionali

 

 

Antonella Laricchia

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