L’ex Antoniano diventerà presto un contenitore “sociale”. Con l’atto firmato questa mattina a Copertino davanti al notaio Paolo Dell’Anna, infatti, la Diocesi di Nardò-Gallipoli ha ceduto per venticinque anni al Comune di Nardò il diritto di superficie dell’area su cui sorge attualmente il complesso dell’ex Antoniano, abbandonato da diversi anni e in stato di profondo degrado.

Com’è noto, l’amministrazione comunale ha inserito questo immobile nella complessiva proposta d’area candidata – assieme ai Comuni di Leverano e Porto Cesareo – al bando sulla Rigenerazione Urbana (Asse prioritario XII Sviluppo Urbano Sostenibile Azione 12.1 Rigenerazione urbana sostenibile – P.O.R. FESR-FSE 2014-2020), a seguito di una intesa proprio con la Diocesi, che è l’ente proprietario del bene. E la Regione Puglia, nell’ambito di un finanziamento più ampio, ha destinato circa 3 milioni e mezzo di euro al suo recupero e alla sua riqualificazione. In particolare, l’area diventerà uno snodo importante per la riqualificazione di tutto il quartiere e nel quale troveranno allocazione servizi relativi alla inclusione sociale e al contrasto alla povertà. L’immobile occupa un lotto compreso tra le vie Pitagora, Leonardo Da Vinci e Generale Cantore, e rappresenta un elemento architettonico rilevante, anche in considerazione della posizione e del contesto urbano. Il risultato che l’amministrazione comunale intende centrare con la Rigenerazione urbana è proprio il miglioramento di tutta l’area urbana intorno all’ex Antoniano. Il trasferimento del diritto di superficie, siglato questa mattina, è avvenuto al prezzo simbolico di 1 euro.

“Con la splendida disponibilità della Diocesi, con un’altra grande prova di capacità progettuale e di lungimiranza, con la concretezza che ci contraddistingue – annuncia il sindaco Pippi Mellone sottraiamo alla città un altro profilo degradato e le regaliamo un contenitore “sociale. Questo finanziamento ci permette di recuperare un edificio abbandonato, che è una ferita per quel quartiere, di colmare bisogni ed esigenze sociali di quell’area e di tutta la comunità, di dare un aspetto nuovo al quartiere stesso. Il recupero dell’ex Antoniano, infatti, è molto di più di un’azione tesa a restituire dignità architettonica, strutturale e funzionale all’immobile. Ancora una volta ringrazio la Diocesi e Sua Eccellenza, mons. Fernando Filograna, per l’enorme disponibilitàche hanno avuto nella condivisione di questo percorso”.

“La firma di questa mattina – aggiunge l’assessore all’Urbanistica Ettore Tollemeto – ci avvicina ulteriormente all’obiettivo, che è quello di far sì che un immobile dismesso divengaoccasione di rinascita di un intero quartiere. È chiaro che qui non si tratta solo di recuperare un immobile abbandonato, ma di rigenerare il quartiere dal punto di vista urbanistico e tecnico e nel contempo incidere sulla qualità della vita dei residenti, sulle relazioni sociali, sullo sviluppo.

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