Nardò,16 dicembre_di COSIMO POTENZA_ Flavio Maglio: “Missione compiuta !!! Questa mattina, su disposizione di Arca Sud, sono intervenuti gli operai della ditta convenzionata, che in collaborazione con Polizia Locale e Bianco Igiene Ambientale, stanno provvedendo alla pulizia e alla suddivisione dei diversi materiali per essere poi smaltiti; tali operazioni avranno la durata di almeno due o tre giorni.
Scrivo queste poche righe al solo scopo di ringraziare chi ha avuto la sensibilità e la prontezza per intervenire subito dopo la pubblicazione del video e delle foto che riferivano del “disastro” esistente in quegli scantinati e del quale, pare, tutti erano a conoscenza ma nessuno era mai intervenuto.
Una volta ristabilite condizioni accettabili di vivibilità e sicurezza ai cittadini che da tanto tempo lo chiedevano, spero solo che si riescano a creare le condizioni perché tali situazioni non debbano ripetersi in futuro.” (fonte profilo FB )
Il celere intervento per la messa in sicurezza dello stato dei luoghi di alcune palazzine della zona 167 ,precisamente negli scantinati, non si è fatta attendere. Questa mattina operatori del settore e polizia locale hanno provveduto a circoscrivere la zona intervenendo nella raccolta dei rifiuti speciali abbandonati impunemente da ignoti (?) .
Come ricorderete l’ex assessore Flavio Maglio denunciò alcuni giorni fa sul suo profilo Facebook ,amplificata poi da alcuni blog locali, la situazione vergognosa informando le autorità competenti. Dalle immagini e dal video prodotto in quella denuncia la quantità di materiale riportato tra ex garage e cantine era notevole tanto da non credere ad un episodio sporadico o peggio a qualche furbetto del “sacchetto nero”, come purtroppo siamo abituati a vedere da tempo.
Una denuncia che mette in primo piano come il “Chi controlla Chi” sia ancora disatteso in quartieri della nostra città dove presunte omertà o la carenza di controlli possono veicolare comportamenti dolosi. Ancora una volta c’è da sottolineare il divario tra la città che vogliamo e lo stato dell’arte in cui versa rovinosamente alcune zone “franche” a cui azioni messe in essere come la videosorveglianza ,visto l’inefficacia di controllare tutti i 193 kmq di territorio, risultano un palliativo; un esempio per tutti è il centro storico vittima anche se per altri motivi, di atti di vandalismo e purtroppo si presume zona di spaccio di stupefacenti e uso di alcool fra adolescenti .
Un problema che va sfrondato prima che possa degenerare, a nostro modesto giudizio, occorre una sin energia tra le autorità preposte al controllo del territorio e a quella democrazia partecipata disattesa da cittadini che ricorrono all’amico per denunciare il diritto alla vivibilità del territorio di tutti i neritini, estremi compresi …