Nardò_ Dal 14 al 15 settembre settima edizione de: I Guardiani del Tempo, un progetto ideato dall’assessorato alla Cultura e da Terrammare Teatro . Nato come progetto formativo – grazie al quale il Comune di Nardò nel 2018 ha partecipato al bando “Città che legge” (iniziativa del Centro per il libro e la lettura del Mibact e di Anci) risultando vincitore per l’area Sud – è diventato un evento molto atteso e partecipato, un po’ l’appuntamento del cuore per tanti neretini, che hanno l’occasione di “scavare” nei ricordi personali e collettivi, in storie e fatti privati, in vicende piccole e grandi della nostra comunità.
Anche quest’anno, quattro luoghi del centro storico, a conclusione di un laboratorio teatrale di comunità (ideato e condotto da Terrammare Teatro), diventano altrettanti palcoscenici a cielo aperto. Due serate in cui la magia del teatro entra nel cuore della città, in cui l’arte di raccontare pone in risalto piccoli fatti memorabili, storie e voci silenziose, forze antiche, sullo sfondo dei grandi eventi della storia di Nardò. Il tema centrale è sempre quello dell’albero genealogico e dei legami familiari, le storie sono quattro con quattro narratori e quattro attori professionisti.
La prima storia è Memoria di un tempo di festa, ospitata dal Monastero di Santa Teresa (corso Garibaldi, 31), con il racconto di Anna Teresa Marzano e l’interpretazione dell’attore Fabio Zullino. “Un brano musicale… ecco che riaffiorano i ricordi, le emozioni, i luoghi, le presenze di un tempo passato”.
La seconda storia è L’orologgiu ti la chiazza, ospitata da Palazzo Manieri (corso Garibaldi, 6), con il racconto di Marilì Zacchino e l’interpretazione dell’attrice Chiara De Pascalis. “… e se il tempo è una dimensione, essa si dilata e pacifica ogni ricordo, riportando leggerezza ed indulgenza negli animi e nei cuori. La saggezza di chi c’è stato ed il sorriso che ci ha donato sono l’eredità più preziosa”.
La terza storia è Lu maletiempu, ospitata da Palazzo Onorato (via Duomo), con il racconto di Anastasia Rocca e l’interpretazione dell’attrice Ilaria Carlucci. “Improvvisa e travolgente come la forza dei ricordi. Può la volontà dell’uomo agire sull’impeto della natura? No, vero! Eppure c’è stato un tempo in cui l’impossibile diventava possibile se ci credevi”.
La quarta storia è Parole di madre, ospitata dal Palazzo Vescovile (piazza Pio XI), con il racconto di Marina Manieri e l’interpretazione dell’attrice Angela Iurilli. “… e te lo racconto un’altra volta! Ti devi ricordare tutto per bene, perché poi lo dovrai raccontare ai tuoi figli e loro ai loro figli. No biti scirrare, mai!”.
Le storie avranno tre repliche per ognuna delle due serate, programmate alle ore 21, 21:30 e 22. L’ingresso è libero e gratuito. Informazioni ai numeri di telefono 320 8949518, 389 7983629 e 348 6722242.