E’ semplicemente vergognoso ciò che sta accadendo in queste ultime ore al cantiere Tap nella marina di Melendugno le forze dell’ordine sono state inviate per togliere il presidio permanente contro le eradicazioni decise per il passaggio del gasdotto. Negli ultimi anni oramai non viene presa in considerazione qualsiasi altra logica ,se non quella della prevaricazione, quando si tratta di rispettare ordinanze inique e contro il buon senso.

Questo accade anche in virtù del distacco della schiera politica dai territori, non avendo più la necessità di rispettare e tenere di conto il distretto di appartenenza per ricevere i singoli consensi visto che i parlamentari per effetto delle ultime leggi elettorali sono stati eletti per le posizioni decise dai vertici dei partiti e non per le preferenze personali ottenute.

Questa mala politica continua a usare le forze di Polizia secondo i propri scopi per raggiungere obiettivi contrari al volere popolare e non per mantenere l’ordine pubblico dimenticando che è sancito dalla legge opporsi pacificamente a decisioni non tollerate dai cittadini art 1 della Costituzione Italiana «L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione» e art 21 «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.».

Vogliamo ancora capire quanto i cittadini potranno sopportare questi continui soprusi e questo atteggiamento di poca considerazione e rispetto delle decisioni dei territori. La prima battaglia con il referendum di di Dicembre è stata superata , oggi la Regione, se avessero vinto i sostenitori del SI, non si sarebbe potuta opporre alle decisioni prese dall’esecutivo nazionale, fortunatamente siamo ancora in tempo per porre un freno a questa ingiustizia legata ai periodi medievali quando il feudatario doveva rispettare le decisione del governante di turno per mantenere il dominio sul proprio territorio.

La senatrice Daniela Donno ,in campo da stamattina insieme agli attivisti e per cercare impedire alle forze di Polizia di attuare azioni di forza contro i manifestanti, ha ottenuto una proroga di poche ore, dal dirigente responsabile delle operazioni di sgombero, per dare in modo di discutere in consiglio regionale e di approvare la mozione di contrasto con un ricorso giudiziario verso le decisioni prese dal Ministero competente per l’espianto degli alberi di ulivo molti dei quali centenari. Ora la parola passa a Emiliano vogliamo finalmente vedere il presidente che dopo tanti proclami e rassicurazioni prenda una ferrea posizione per mantenere le promesse di questi giorni.

Questo sarà solo il primo passo per rendere credibili con le azioni dirette le tante strette di mano avute in queste ore ad iniziare dallo spostamento del cantiere Tap più a Nord, come più volte declamato, alla risoluzione del problema Xylella e per finire al No scarico a mare dei reflui fognari. Solo dopo aver risolto queste problematiche si potrà stabilire con certezza il voto da attribuire all’operato del nostro Governatore.

fonte video postati su Facebook:

fonte : Michel Caputo fotoreporter

fonte : Daniela Donno