In merito a quanto pubblicato in data 20 giugno 2014 sulla Gazzetta del Mezzogiorno nell’articolo dl titolo “Un quartiere ricettacolo di rifiuti”, l’assessore all’ambiente Flavio Maglio e Bianco igiene ambientale sottolineano quanto segue.

Il quartiere segnalato dal “Comitato per la sicurezza e l’igiene” per bocca del suo presidente, ovvero la zona Abate Filippo-Pagani, è stato il primo ad essere interessato dal nuovo sistema di raccolta porta a porta con eliminazione del cassonetto stradale. Una decisione non casuale da parte dell’azienda e dell’ammnistazione ma mirata a scongiurare quei fenomeni di abbandono indiscriminato dei rifiuti che, da tempo, sappiamo essere una piaga per i cittadini che il Comitato rappresenta. Dalla metà di maggio, dunque, la zona è servita da un porta a porta spinto che, grazie anche alla collaborazione dei residenti, sta restituendo risultati incoraggianti. A partire dalla stessa data, più di un mese fa, sono stati eliminati i cassonetti stradali, per cui vale la pena precisare come la situazione “fotografata” dal Comitato sia quantomeno inattuale.

Se, anche a seguito di questa impegnativa riorganizzazione del servizio, il fenomeno dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti dovesse persistere, bisogna ammettere che, per quanto l’onere della pulizia ricada in capo all’azienda, la lotta al degrado rimarrà impari senza la collaborazione dei cittadini. Lo si è ormai ricordato innumerevoli volte che i rifiuti ingombranti possono essere ritirati direttamente dalle abitazioni degli utenti o conferiti presso l’ecocentro di via Valle D’Aosta. Vista pertanto la solerzia e la puntualità con cui il “Comitato per l’Igiene e la sicurezza della zone Pagani Abate Filippo” segnala le situazioni di degrado, sarebbe cosa gradita che lo stesso collaborasse alla diffusione di un’informazione puntuale verso gli utenti in merito a questi due tanto importanti quanto troppo spesso ignorati servizi.

In merito al diserbamento, di cui il Comitato lamenta l’assenza nel quartiere, ci preme infine sottolineare come lo stesso venga puntalmente organizzato e calendarizzato dall’azienda su programmazione stabilita in accordo con l’amminstrazione comunale. La zona segnalata dal Comitato è, pertanto, nota nonché oggetto, assieme ad altre zone del neretino, di intervento programmato, compatibilmente con la vastità del territorio.