“La teoria degli opposti estremismi ha una logica nel momento in cui due elementi entrano ripetutamente in contrapposizione; nel nostro caso, quindi, è una teoria non valida poiché CasaPound Italia segue la propria strada senza mai interferire nelle iniziative di altri soggetti politici. Non lo abbiamo mai fatto e continueremo a non farlo: siamo troppo impegnati a costruire il futuro dell’Italia per occuparci dei piagnistei di chi si erge a censore o a custode della democrazia”.

Questa la posizione di Cpi Lecce, diffusa tramite una nota, riguardo alle polemiche di questi giorni, innescate in seguito alla diffusione della notizia che la festa nazionale dell’associazione si svolgerà a Lecce i primi di settembre. Un fuoco che più di qualcuno vorrebbe alimentare ad arte ma che CasaPound Italia spegne sul nascere: “da oltre sei anni agiamo alla luce del sole a Lecce e in provincia – si legge nella nota – promuovendo iniziative sociali, culturali e sportive. Abbiamo organizzato decine di conferenze trattando varie tematiche: dal lavoro alla disabilità, dall’emergenza casa all’ambiente. Promuoviamo le nostre proposte di legge su base regionale, raccogliamo le firme necessarie attraversando ogni singolo paese della provincia, incontrando centinaia di cittadini, partecipiamo alla vita istituzionale della nazione candidandoci con il nostro simbolo e le nostre liste alle elezioni. In questi anni abbiamo organizzato corsi di primo soccorso e disostruzione pediatrica, abbiamo ripulito boschi, aiuole e spiagge da rifiuti di ogni genere; senza contare la partecipazione costante dei nostri militanti alle iniziative solidali a livello nazionale, dal terremoto in Abruzzo a quello in Emilia, continuando con le missioni umanitarie all’estero”.

 

 

 

“Chi muove la macchina del fango nei nostri confronti, con accuse e calunnie, finisce puntualmente con lo sciogliersi come neve al sole; l’ulteriore testimonianza oggettiva di quanto affermiamo è giunta ieri con l’assoluzione del ragazzo accusato di aver sferrato il pugno che, nella presunta rissa del due gennaio del 2012, avrebbe procurato gravi lesioni al volto a uno dei leader dell’antifascismo leccese. Un’assoluzione che smonta l’intero castello accusatorio, riabilitando la figura dei ragazzi che, per esclusiva strategia difensiva concordata con i propri legali, avevano scelto di patteggiare la pena, pur non ammettendo alcuna responsabilità nell’episodio. Un’ultima considerazione – conclude la nota – la dedichiamo a chi vorrebbe vedere dietro il nostro progetto politico nientemeno che la ricostituzione del disciolto PNF, vietata dalla XII Disposizione transitoria della Costituzione. A questi signori facciamo presente che, com’è evidente dal nome stesso, CasaPound Italia si ispira alla figura del poeta americano Ezra Pound; Cpi è un’associazione di promozione sociale e culturale, ha un proprio simbolo, raffigurante una tartaruga stilizzata, animale che porta con sé la propria casa, emblema della nostra battaglia principale, quella per garantire a tutti gli italiani il diritto alla proprietà di un’abitazione. Per tutto il resto, per qualsiasi dubbio o chiarimento, il programma dell’associazione è accessibile a tutti sul sito nazionale www.casapounditalia.org”.

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