(AGI) – Kiev (Ucraina), 18 set. – Nella prima partita valida per il Gruppo F di qualificazione di Europa League, all’Olimpiyskyi di Kiev l’Inter supera l’esame ucraino e batte il Dnipro, anche se di misura, 0-1. Decisiva la rete di D’Ambrosio al 26′ della ripresa,

con un gran tocco di punta, quando i padroni di casa erano rimasti in dieci per la doppia ammonizione del capitano Rotan. La squadra di Mazzarri parte dunque bene, vincendo una gara dura e insidiosa.

 

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Quindi buona la prima per l’Inter. Non sara’ la goleada come con il Sassuolo, ma questo striminzito 0-1 ottenuto sul campo del Dnipro senza neanche convincere troppo sul piano del gioco, puo’ valere molto di piu’. Soprattutto se associato allo 0-0 del St-Etienne in casa del modesto Qarabag.- I primi tre punti dell’Europa League nerazzurra arrivano da un colpo ‘brasiliano’ di D’Ambrosio. Un tiro di punta che beffa il portiere di casa, dopo una sequela di errori sotto porta dell’ex torinista, che si sta sempre piu’ calando nel ruolo che recitava Maggio nel vecchio Napoli mazzarriano. Nel bene e nel male, croce e delizia della fascia. Gia’, perche’ anche gli errori dell’ex torinista sono tanti.

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Per il resto, se il Dnipro predilige un possesso palla sterile, con la chiara intenzione di abbassare i ritmi di gioco, l’Inter finisce in pieno nella trappola degli ucraini, Hernanes e’ troppo isolato tra la zona centrale e la sinistra e a destra proprio D’Ambrosio non sembra ingranare nei primi 45′. Si gioca a Kiev perche’ Dnipropetrovsk e’ troppo vicina agli scontri bellici che stanno sconvolgendo l’Ucraina.

Pronti via e Konoplyanka impegna subito Handanovic dalla distanza.

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La prima conclusione dell’Inter arriva al 23′ con Kuzmanovic (tiro dalla distanza fuori di oltre un metro) alla prima azione in cui Hernanes riesce a trovare la profondita’.

Al 37′ Kuzmanovic non trova la porta, ma e’ buona l’iniziativa di D’Ambrosio sulla destra, il cross sul secondo palo finisce sulla testa del serbo, che prova il diagonale morbido di testa sfiorando il palo alla sinistra di Boyko. A ridosso dell’intervallo due episodi da moviola: prima Guarin finisce a terra al limite dell’area e l’arbitro lascia proseguire, poi un tocco di mano di Mazuch su cui Zwayer sorvola mandando su tutte le furie Mazzarri.

All’inizio della ripresa, Guarin cerca di fare il massimo da una palla aerea sfiorando il gol. Ma gli ucraini si fanno pericolosi ogni volta che si affacciano dalle parti di Handanovic, come al 53′ con una traiettoria velenosa disegnata da Rotan direttamente da corner e che impegna il portiere nerazzurro in una respinta alla meglio. Al 56′ l’occasione piu’ ghiotta capita sui piedi di D’Ambrosio, tanto bravo a bruciare sul tempo i centrali avversari, quanto inadeguato nella conclusione. Alla fine si fa bello Boyko, che respinge due volte.

La seconda e’ ancora piu’ miracolosa su Icardi che sulla ribattuta conclude a botta sicura ma trova ancora i guantoni dell’ucraino. A quel punto Mazzarri si mette le mani nei capelli per la rabbia. Il Dnipro fa melina, addormenta il gioco e con verticali repentine prova a pungere.

Come al 60′ con Konoplyanka, che calcia fuori di poco. Serve piu’ incisivita’ davanti, cosi’ Mazzarri concede l’ultima mezzora a Osvaldo ma e’ l’arbitro a metterla in discesa per l’Inter, sfoderando un secondo giallo a Rotan per fallo su Guarin e lasciando i padroni di casa in dieci nel finale. La scintilla si innesca e al 71′ D’Ambrosio finalmente la pensa giusta.