E ci risiamo, con quei particolari che nel loro sommarsi danno l’idea di un’ l’indifferenza diffusa verso il patrimonio pubblico.
Oltre alle scatole elettriche da anni aperte con fili ciondolanti (zona sedile) e i lampioni che esprimono il peggior degrado (nessuno dice nulla anche durante concerti, eventi, feste e sagre) possibile, nella bella piazza. Ma l’ “Osservatorio sulla città” non demorde.
Ora, bisogna urgentemente correre ai ripari, magari se il problema delle scatole elettriche e dei lampioni è insormontabile di una complessità immane, almeno sistemiamo e superiamo quegli gli errori, la cui soluzione è più accessibile. Come per esempio aggiornare le notizie storiche. Non c’è cosa più importante di quella, riportata da uno storico che scopre e retrodata dei monumenti. E’ quello che è successo per la nostra guglia. E’ già da un anno che, grazie al documento ritrovato da Ugo Di Furia, viene retrodatata la costruzione della nostra guglia al 1749 e non più, come è stata considerata fin adesso, e come riportato ancora dalla maggior parte delle guide, non aggiornate, al 1769.
Quindi, occorrerebbe sostituire la piccola plancia ormai “semovibile/girevole” e correggerla. Pur con i tanti turisti che girano per la città, nessuno ha proceduto ad avvertire della situazione.
Ce la faremo prima di quest’estate?
Il santo sfortunato!
San Gioacchino (padre di Maria), è una delle statue dei santi (con S. Giovanni Battista, S. Anna e S. Giuseppe) che circondano al primo livello, la guglia dell’Immacolata in piazza Salandra a Nardò. Sembrerebbe che sia diventato la figura più bistrattata. Dopo che una pallonata (pur sapendo che è vietato giocare in quella piazza), l’anno scorso, le fece salare via ciò che rimaneva della sua testa, ora appare ancora più degradata con il germogliare lento costante e inesorabile di una festante o infestante pianta allegramente rampicante.
Naturale l’auspicio è che venga tutto messo in ordine o ripristinato, come si suole fare, di solito, nelle ‘reali’ città d’arte, chiaramente nel più breve tempo possibile.
Ci vuole poco, molto poco, a perdere la fiducia da parte dei cittadini o ad alimentarla a seconda del buon senso e … della testa a posto!
Osservatorio sulla città – Nardò (Le)