La Consulta per l’ambiente del comune di Nardò, nella sua riunione tenutasi il 15 novembre, con la partecipazione dell’Assessore all’Ambiente avv. Francesca De Pace,

 

ha adottato l’allegato documento relativo alla “vexata quaestio” della condotta di adduzione dei reflui fognari di Porto Cesareo e della condotta sottomarina per lo smaltimento dei reflui fognari depurati.

 

Ribadendo il concetto che non si devono stravolgere equilibri ambientali quanto mai delicati La Consulta Ambientale ha ribadito un secco rifiuto alla costruzione delle due condotte e ha denunciato la miopia di chi propugna lo sperpero di denaro per soluzioni anacronistiche ampiamente sorpassate tecnologicamente oltre che dannose per l’ambiente. Tale è il progetto portato avanti, con pervicacia degna di miglior causa, dall’Aqp e dalla contigua cittadina di Porto Cesareo; il progetto non tiene conto della fragilità geologica dei territori attraversati dalla condotta terreste, non considera che in mare non esistono confini e che quindi la condotta sottomarina minaccia pesantemente l’Area Marina Protetta. E in ultimo, ma non ultimo in pericolosità, non risolve il problema dell’abitato di Porto Cesareo privo, per circa due terzi della rete fognaria.

 

Affinamento spinto e riuso in agricoltura sono le soluzioni reiteratamente indicate dalla Consulta e dalle Associazioni che vi fanno capo.

 

Nella riunione la Consulta ha espresso profondo apprezzamento per la considerazione che l’attuale Assessore all’Ambiente ha avuto per l’operato della Consulta con la partecipazione alla seduta e con l’indicazione di una sede definitiva per le riunioni della Consulta stessa. Con ciò segnando una netta inversione rispetto all’atteggiamento fin qui tenuto dall’Amministrazione Risi.

 

CONSULTA DELL’AMBIENTE, DEL TERRITORIO E DELLA VIABILITA’

 

Oggetto: Gestione del Servizio Idrico integrato dell’agglomerato di Nardò.

​Visto l’intervento PUGLIA 2007-2013. Azione 2.1.2. Gestione del Servizio Idrico integrato dell’agglomerato di Nardò. Tavolo tecnico del 05/05/2014. Richiesta di modifica del “Piano di tutela delle Acque” e della bozza di protocollo d’intesa Regione Puglia prot. AOO_075/0003523 del 18/07/2014.il verbale di Deliberazione della Giunta Comunale n° 346 del 31/10/2014 avente per oggetto P.O. FESR

 

​Visti i precedenti pareri sull’argomento in oggetto, prodotti da questa Consulta in data 16/09/2013.

 

​Considerate le determinazioni emerse durante la riunione congiunta del 08/10/2014 di Giunta Comunale, Commissione Consiliare Ambiente, Consulta dell’Ambiente e Comitato NO TUB.

 

​Premesso che questa Consulta esprime apprezzamento per l’orientamento assunto dall’Amministrazione Comunale con la deliberazione n° 346 del 31/10/2014 avente per oggetto: P.O. FESR PUGLIA 2007-2013. Azione 2.1.2. Gestione del Servizio Idrico integrato dell’agglomerato di Nardò. Tavolo tecnico del 05/05/2014. Richiesta di modifica del “Piano di tutela delle Acque” e della bozza di protocollo d’intesa Regione Puglia prot. AOO_075/0003523 del 18/07/2014.

 

​Nel caso di opere fondamentali ed inevitabili, ma con un elevato impatto ambientale, come l’intervento in esame, bisogna assumere tutte le possibili azioni di mitigazione e compensazione, anche qualora esse richiedano un maggiore sforzo mentale ed economico. Attualmente i reflui dell’agglomerato di Nardò subiscono il livello più basso di depurazione (tabella I) e sversati in mare a raso costa. L’AQP nella sua progettualità non prevede alcun perfezionamento del processo depurativo, piuttosto pianifica di colettare i reflui del Comune di Porto Cesareo con gli attuali di Nardò.

​La Consulta per l’Ambiente del Comune di Nardò sostiene che esistono tecnologie e sistemi integrati in grado di meglio gestire i reflui urbani, e convertire gli stessi in una preziosa risorsa come già esaustivamente rappresentato in una precedente relazione, che per ogni buon conto si allega in copia.

Nel progetto che l’AQP intende realizzare continuano a palesarsi criticità insormontabili, come l’interessamento di siti ad alta valenza naturalistica vincolati da restrittive normative in materia. Questa Consulta, propone il potenziamento dell’attuale depuratore di Nardò e marine, sito in località Santo Stefano, portandolo dall’attuale minimo processo depurativo (tabella I) ad un livello depurativo compatibile con l’utilizzo ad uso irriguo. Il refluo finemente depurato dovrà seguire un ulteriore processo di affinamento e destinato ad un uso potenzialmente irriguo ed usufruendo anche eventualmente di importanti infrastrutture già esistenti come la rete di idrica di proprietà del Consorzio di Bonifica Arneo, con il buon fine anche di ridurre lo stress sulla falda freatica già interessata da significativi fenomeni di salinizzazione. L’eventuale surplus di acque finemente depurate potrà essere smaltite in trincee drenanti oppure convogliate presso l’inghiottitoio naturale “Vora delle Colucce”.

​Questa Consulta, pur ritenendosi incompetente territorialmente ad indicare la soluzione delle problematiche del Comune di Porto Cesareo, auspica che la soluzione vada a più presto verso il completamento del sistema fognario con appropriati processi depurativi da realizzarsi nel proprio territorio.

​Rimane incontrovertibile la posizione di questa Consulta e delle associazioni che vi convergono, su due punti irrinunciabili quali:

1. Assoluta improponibilità di sversamento in mare sia a raso costa che tramite condotta sottomarina;

2. Diniego assoluto a qualunque attraversamento di condutture nel sito della Palude del Capitano siano esse al servizio del Comune di Porto Cesareo che dell’abitato di Santo Isidoro.

 

Tesi queste ultime, ribadite negli interventi dei rappresenti di questa Consulta nella suddetta riunione congiunta del 08/10/2014 risultanti nelle registrazione effettuate in quella sede di cui si chiede copia con cortese sollecitudine.

 

Si richiede infine che la succitata delibera n° 346 del 31/10/2014 della Giunta Comunale, venga, come per altro già nella stessa previsto, modificata e/o integrata con quanto sin qui asserito.

 

Nardò 19/11/2014​ Il Presidente​ ​ Graziano De Tuglie

 

 

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