Il TAR Lecce ha già bocciato per ben due volte le procedure sin qui seguite dal Comune di Nardò ed ha chiarito che nessuna norma vigente giustifica la decisione dell’Amministrazione Comunale di sospendere tutte le pratiche volte al rilascio delle concessioni demaniali fino all’approvazione di bandi.
Su questa vicenda paiono addensarsi fosche nubi sull’operato degli Assessori Leuzzi e De Pace e per questo l’UDC chiede con decisione al Sindaco di Nardò di chi siano le scelte politico-amministrative eseguite su tale tema.
Il gruppo UDC infatti, insieme ad altri gruppi politici, non sono stati messi al corrente di alcun indirizzo politico sull’argomento e preoccupa molto il fatto che la linea intrapresa possa portare qualcuno a chiedere di accendere un faro sulla questione.
I lati oscuri di questa vicenda sono talmente tanti e tali da pretendere un urgente riscontro ed ad avere risposte chiare.
Chi, per esempio, si è assunto, arbitrariamente, la responsabilità di dare direttive all’ufficio a non istruire le pratiche giacenti da lungo tempo per il rilascio di concessioni demaniali ?
Perchè l’ufficio – consapevole delle conseguenze – non ha ottemperato ai suoi compiti, pur dopo diversi pronunciamenti di TAR e Consiglio di Stato?
Comportamento quest’ultimo che rischia concretamente di esporre il Comune di Nardò a numerose richieste di risarcimento danni.
E ancora ci si chiede:
Perchè gli Assessori Leuzzi e De Pace sembrano profondere tanto impegno nella riduzione dei siti previsti dal serio lavoro portato avanti in questi anni dai consulenti incaricati, inducendo di fatto questi ultimi a protocollare una missiva dai contenuti molto preoccupanti?
Perchè – subito dopo un confronto tra gli avvocati del Comune che esprimevano un parere non conforme all’orientamento degli Assessore Leuzzi e De Pace – il giorno successivo veniva affidato l’ennesimo incarico oneroso ad un noto legale leccese, chiamato a difendere l’indifendibile?
A cosa servirà la delibera di giunta preparata per il 27 febbraio prossimo, se non a cercare di far scattare norme di salvaguardia per continuare a far perdere tempo e costringere i richiedenti ad ulteriori ricorsi?
Questi sono solo alcuni degli interrogativi posti anche attraverso una interrogazione consiliare, sui quali si chiede di fare estrema chiarezza in tempi brevissimi.
L’UDC non intende essere minimamente coinvolto in eventuali ulteriori risvolti, alla luce dei numerosi contorni opachi che tale vicenda sembra aver assunto.
La Segreteria Cittadina UDC
Nardò 13 febbraio 2015