La riunione della commissione ambiente con oggetto il “Piano Coste” tenutasi lunedì 23 febbraio cm, nonostante fosse nata con i migliori auspici di partecipazione, ascolto, coinvolgimento di tutti gli amministratori e associazioni di categoria nella massima trasparenza, si è rivelata invece un’assemblea al limite del surreale. I toni a tratti forti e coloriti, hanno impegnato non poco Antonazzo nel cercare di frenare i bollenti spiriti di assessore e consiglieri sul piede di guerra. Lo stesso sindaco, presente alla riunione, è apparso abbastanza imbarazzato dal comportamento del suo assessore.
Ad accendere il dibattito, da subito, la mancata consegna alla maggioranza e alla minoranza della documentazione relativa al P.C.C.( piano comunale coste) necessaria allo svolgimento dei lavori da parte dei componenti della commissione e referenti politici, anch’essi invitati.
Infatti, la replica è stata immediata da parte dei consiglieri Calabrese, Capoti, Mellone, non abbiamo le carte quindi come facciamo ad esprimere un parere oppure a condividere un lavoro così importante che avrà ricadute di un certo peso per il territorio e la comunità neretina se le carte non le date?
La legge prevede che il piano coste venga licenziato in consiglio, quindi appaiono giuste le considerazioni dei consiglieri intervenuti nell’avere l’opportunità di valutare nel merito la documentazione.
Secondo i consiglieri intervenuti, ma, anche la stessa consulta parrebbe non avere alcuna documentazione, l’assessorato avrebbe paura nel dare le carte del piano targato Leuzzi-De Pace così come dichiarato dallo stesso Leuzzi in apertura dei lavori.
Ma perché custodire così gelosamente una cosa che dovrebbe essere di dominio pubblico? Questa posizione dell’assessore Leuzzi potrebbe dare all’esterno e quindi al cittadino la sensazione che nei faldoni del comune si nascondono chissà quali interessi?
Ecco perché queste situazioni, questo parlarsi addosso in modo irriverente, generi comunque, nell’immaginario collettivo, una mancanza di fiducia nelle istituzioni che porta il cittadino a non fidarsi della politica e che lo spinge a credere che la stessa generi automaticamente la corruzione, di qui il detto: “dove c’è potere c’è corruzione”. Nessuno si meravigli quindi se la maggioranza delle persone ha perduto stimolo e fiducia nelle istituzioni.
Non escludiamo, in ultima analisi, per correttezza, che alla fine sia tutto in regola e che tutto si possa racchiudere in una fissa dello stesso Assessore.
A gettare acqua sul fuoco è lo stesso presidente Antonazzo il quale ha ribadito che la commissione è stata voluta da Sindaco, Assessori e ufficio, proprio per fare chiarezza.
Ha aggiunto che l’assessore Leuzzi per tutta la mattinata si è prodigato affinché tutti i componenti della commissione avessero per tempo le carte, che per ragioni tecniche non sono ancora disponibili. Tant’è che lo stesso presidente a margine di questo impedimento, ha preferito spostare i lavori della commissione per giovedì 26 c.m. alle ore 18,00, per consentire a tutti di avere la documentazione necessaria a rendere maggiormente proficuo il prossimo incontro.