(Adk)-Mai più casi come quelli dei due marò: “abbiamo deciso di terminare nei prossimi mesi le attività dei nuclei militari di protezione imbarcati su navi mercantili italiane” per il contrasto della pirateria. Lo ha annunciato in audizione alle commissioni Difesa e Esteri riunite il ministro della Difesa, Roberta Minotti

La fine di queste missioni, che risponde anche a richieste da diverse parti politiche, è dovuta anche alla “significativa diminuzione degli attacchi, e al ricorso sempre più esteso a compagnie private di sicurezza” da parte delle compagnie di navigazione.

Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha detto che per il caso dei fucilieri di marina Salvatore Girone e Massimiliano Latorre “continuano i contatti tra i due governi per cercare una soluzione concordata”. Poi ha precisato che “il protrarsi della vicenda lo consideriamo inaccettabile” e quindi è necessario concordare una soluzione “a breve”.

“Alla buon’ora”, commenta il deputato leghista Gianluca Pini dopo l’annuncio di Pinotti per lo stop alle missioni, come previsto da un emendamento da lui stesso presentato al decreto 109, approvato dalla maggioranza il 3 agosto 2014. “Con tre mesi di ritardo il ministro Pinotti si piega alla norma voluta dalla Lega Nord che obbliga il governo a non disporre dei militari in azioni antipirateria a meno di un ritorno dei Marò in Italia. Una buona notizia sporcata solo dal solito, sgradevole e antipatico, modo di vender come propria decisione un obbligo di legge che la Lega impose al Governo, proprio con un mio emendamento, durante l’ultimo decreto missioni”, aggiunge Pini.(adnkronos)