Fernando Fiorito ribadisce a chi evidentemente sordo alcuni concetti fondamentali del comune vivere sociale e politico, tra questi un richiamo al cittadino lettore/elettore che di seguito riportiamp: “Allo stesso modo non può considerarsi un cittadino esemplare chi nella scelta dei propri rappresentanti si fa guidare da sentimenti non di autentica stima, non di fondata fiducia, ma di amicizia interessata, di gratitudine viscida per un favore, una raccomandazione, una promessa che spesso non è mantenuta.”
Come dire, un concetto che racchiude in se un malessere sociale, politico e culturale, un richiamo a quei valori tanto sbandierati ma che evidentemente non albergano nella coscienza di chi oggi governa soltanto se stesso.
Una politica senza valori dunque, che si improvvisa, come una grande nave senza nessuno al timone che sia capace di tracciare una rotta e quindi di arrivare in porto con il suo carico prezioso in aiuto dei deboli, degli ammalati e degli emarginati.
E’ giusto quando si afferma che non bisogna rifugiarsi nella banale e semplicistica quanto diffusa convinzione comune che i politici siano tutti uguali e tutti corrotti solo perché le notizie di ruberie, corruzioni, concussioni e spreco di denaro, che vedono coinvolti noti personaggi della vita politica del paese sono all’ordine del giorno.
Il rischio è quello che il cittadino identifichi il “malaffare” con la Politica, delegittimando dal basso l’essenza stessa del fare politica, generando un naturale rigetto verso la stessa, abbandonandola ad una inevitabile deriva, fornendo altresì un grave eccesso di potere ed un alibi a questi pseudo politici.
Prendiamo atto, in ultimo, che la politica non è più in grado di darsi dei reali punti di riferimento, conseguentemente non può indicarne ai cittadini amministrati.
Dunque condividiamo l’analisi fatta da Fiorito e ribadiamo che è sul cittadino che si gioca la partita. (N.d.R)
IL DIRITTO-DOVERE INDEROGABILE ED INELUDIBILE DI UNA CITTADINANZA CONSAPEVOLE,RESPONSABILE E ATTIVA
Accade spesso che,per pura saccenteria e gratuito esibizionismo, i discorsi di molti politici e politicanti di diversa estrazione politica e partitica siano infiorettati di frasi celebri come quella di J.F. Kennedy: ” Non chiedetevi cosa può fare il vostro Paese per voi , chiedetevi piuttosto che cosa potete fare voi per il vostro Paese”.
Ebbene, a distanza di mezzo secolo, gli ha fatto eco Enrico Letta, il nostro ex Presidente del Consiglio, che ha presentato di recente un suo libro, il cui titolo” Andare insieme, Andare lontano” risulta un monito quanto mai eloquente, rivolto dall’ex premier alla gente comune, ma soprattutto ai responsabili della vita politica del nostro Paese, lacerato da contrasti continui tra i partiti e nei partiti, che lo paralizzano di fatto, impedendogli ogni progresso sul piano politico, economico e sociale.
L’appello accorato dei due leader politici alla collaborazione, alla sinergia, all’unità di intenti tra le forze politiche e sociali non può prescindere, però, da una sensibilità, educazione e formazione civile e politica che insegni a tutti i cittadini, fin dall’infanzia, a privilegiare il bene comune a quello privato
Non può considerarsi, infatti, un cittadino vero, autentico, responsabile chi si disinteressa della vita politica del proprio Paese a tutti i livelli, chi resta indifferente, insensibile alle notizie sempre più frequenti delle ruberie, delle corruzioni, delle concussioni, dello spreco vergognoso delle risorse pubbliche, che vedono coinvolti noti personaggi della vita politica del nostro Paese, rifugiandosi nella banale, semplicistica quanto diffusa convinzione comune che i politici siano tutti uguali e tutti corrotti.
Allo stesso modo non può considerarsi un cittadino esemplare chi nella scelta dei propri rappresentanti si fa guidare da sentimenti non di autentica stima, non di fondata fiducia, ma di amicizia interessata, di gratitudine viscida per un favore, una raccomandazione, una promessa che spesso non è mantenuta.
Oltre a questo una condanna senza appello meritano quegli imprenditori che considerano le tangenti un inveterato, consolidato, inevitabile costo d’impresa aggiuntivo. La loro deplorevole condotta, infatti, provoca danni enormi alla collettività, perché vengono scaricati sulla stessa costi impropri, che limitano il progresso ed il benessere di tutti i cittadini onesti, soprattutto dei più deboli, negando loro diritti e servizi a volte essenziali.
Naturalmente abbiamo lasciata per ultimo la condanna di tanti politici o presunti tali, che per paura di perdere la propria poltrona, cercano in tutti i modi di evitare nuove elezioni che potrebbero non vederli protagonisti, piegandosi ad ogni bassezza, acrobazia, equilibrismo e camaleontismo becero e squallido fino a tollerare decisioni e comportamenti ai limiti dell’arbitrio e dell’autoritarismo.
Purtroppo, però,occorre capire al più presto che di questi personaggi spregiudicati, che affollano le aule magne della nostra politica e delle Istituzioni, il nostro Paese non riuscirà mai a liberarsi, se con il sostegno di tutte le agenzie educative, in primis famiglia e scuola, non crescerà e maturerà in tutti i cittadini italiani un profondo senso civico e civile,che li renda finalmente sensibili e partecipi dei destini del proprio Paese.
Se le scelte per la nostra Città si ritengono sbagliate, se programmi e progetti non sono stati rispettati , a parte le responsabilità che vanno pure contestate ed i rappresentanti che non dovrebbero essere più eletti, ogni cittadino dovrebbe interrogarsi e proporre soluzioni che garantiscano l’intera Città contro imbonitori e parolai che non hanno mai realizzato niente e tutelato nessuno al di fuoti di loro stessi.
Il Movimento Politico Impegno Civile non si stancherà mai di invitare alla riflessione, pur consapevole che il suo modo d’intendere il ruolo di cittadino a molti appare un’utopia,perché l’attuale sistema lo si ritiene invulnerabile e si preferisce fare scelte individuali e votare per un programma che si sa in anticipo che non sara’ rispettato perché PRIVO DI CONTROLLO E GARANZIE DI ALCUN GENERE
Essere un cittadino vero, consapevole e responsabile non può e non deve essere un privilegio di pochi, ma un dovere per tutti.
IL COORDINATORE
F.FIORITO