Condotta Sottomarina: Una denuncia dietro l’altra, è il turno di Giovanni Però, Impegno Civile, il neo movimento neritino che proprio ieri ha pubblicamente appoggiato la candidatura al Consiglio Regionale di Mario Pendinelli con Emiliano presidente, per voce del suo coordinatore Fernando Fiorito.

La richiesta di un consiglio comunale monotematico, rispetto a quanto scritto dall’ex sindaco ci sembra inutile a questo punto, visto che lo stesso organo si è già pronunciato nel merito.

Altri sono scesi in piazza in cinquemila! Crediamo invece che sia una questione di rappresentanza.

Questa città non ha rappresentanti che difendono le ragioni del territorio, mentre vi è una sorta di predisposizione a lasciarsi ammaliare dal fascino “esotico”, ma che in relazione a questo territorio non possono che difettare di una effettiva rappresentanza.

Inutile ribadire cari lettori/elettori che servono determinazione e coraggio, perché non è sufficiente invocare il cambiamento ma bisogna perseguirlo in maniera reale e coerente.

Come più volte sottolineato, siamo sempre più convinti che ad una politica che non riesce a chiudere con il proprio passato non si può delegare il compito di ricostruire il futuro.(N.d.R)

E’ proprio vero che “nomina sunt consequentia rerum” e a dimostrazione abbiamo una condotta che da anni viaggia “sottomarina” ossia  in silenzio, quasi tigre sopita da non svegliare o meglio lasciar dormire per poi al momento opportuno affilare gli artigli, forgiati all’insegna dell’urgenza, dell’impossibile rinvio, della perdita dei finanziamenti, della resa incondizionata!!!!!!

Siamo ormai alla vigilia di tutto questo e l’Amministrazione  comunale come si è mossa in questo lasso di tempo?

Quali azioni ha messo in cantiere?  Chi ha coinvolto nella questione? Quante assemblee pubbliche ha convocato? Nulla,  proprio nulla!

Essa, infatti, ha stentatamente convocato gli organi preposti, non ha mai dialogato con Porto Cesareo né con la Regione,  non ha mai dichiarato lo stato dell’arte alla popolazione, non ha chiesto alcun incontro-dibattito  PUBBLICO con i vertici regionali e nazionali, non ha mai coinvolto nel problema i  comuni limitrofi, non ha messo in cantiere alcuna presa di posizione, né proclamato gesti clamorosi per suscitare l’attenzione sul problema.

Assistiamo, invece, increduli a dichiarazioni fatalistiche, a considerazioni di impotenza, ad accettazioni passive, ad ignobili dietrofront verso l’ormai imminente invio di un Commissario  ministeriale  annunciato  dal Sindaco e dall’assessore Natalizio in sede di maggioranza.

Nessuna  movimentazione civil- popolare ma  passiva attesa!

La delibera di Consiglio comunale,  votata all’unanimità, contro la realizzazione del collettamento della condotta sottomarina non ha più alcun valore?

E’ stato un semplice gioco da ragazzi, una presa in giro del Consiglio comunale o un vero serio nodo politico-sociale e turistico per la Città e per i suoi abitanti da risolvere secondo una certa logica!

In gioco è il futuro del nostro mare, della sua appetibilità turistico- alberghiera straordinaria, delle nostre stupende coste, della nostra civiltà meridionale, della credibilità ed efficienza degli stessi Amministratori!.

E’ evidente, “sic stantibus” che l’Amministrazione neritina non conta nulla, e fuori dalla quattro mura  non riesce a dialogare con le istituzioni, non ha punti di riferimento  con  la contigua maggioranza regionale e nazionale.

Figura barbina  tronfia di se stessa e quindi immobile si predispone  fatalisticamente al volere degli altri.  Bel modo di amministrare i  destini del paese!

La ormai già decisa venuta del Commissario significa che la condotta sottomarina diventa….. pubblica ossia emerge dal silenzio sottomarino per essere  realizzata secondo la obsoleta incivile  progettazione prevista dall’AQP!

I danni per il nostro mare saranno enormi, con la modifica della costa, l’alterazione della biodiversità, la distruzione della prateria posidonica, la devastazione della zona Sic, il rinvio “sine die”  della fogna a Sant’Isidoro, Corsari, Cenate e dintorni e uno spreco pubblico di denaro per la manutenzione della condotta sotto il mare.

Spiace constatare il livello amministrativo e politico dell’attuale Governo cittadino che continua  ad essere assente  e silenzioso di fronte ai grossi problemi di civiltà, di qualità della vita, di sanità pubblica e di bonifica territoriale!

Contro il fatalismo amministrativo,  contro la capotica arroganza del Governo regionale e nazionale, contro gli eventuali interessi di parte che si celano nella realizzazione dell’opera chiediamo pubblicamente e  urgentemente che si celebri un Consiglio comunale monotematico con il seguente ordine del giorno:

a) Condotta sottomarina: determinazioni e azioni.

Il tema Condotta rappresenta per il popolo di Nardò  una scelta di civiltà,  il futuro per le nostre risorse,  la speranza di preservare  il nostro mare dall’inquinamento,  un rispetto dei luoghi per impedire la desertificazione, un bene vero e reale da conservare per i nostri figli.

Nardò, 3 maggio 2015

 

IL PRESIDENTE                IL COORDINATORE

Giovanni PERO’                   Paolo MARZANO