Nella riunione d’urgenza del giorno 12.05.2015 su richiesta del Dirigente dell’area funzionale II.a la Consulta comunale dell’Ambiente ha adottato, all’unanimità dei presenti il seguente parere.
PARERE CIRCA IL PROTOCOLLO D’INTESA TRA REGIONE PUGLIA, AUTORITA’ IDRICA PUGLIESE, COMUNE DI NARDO’ ED ACQUEDOTTO PUGLIESE, RIGUARDANTE REALIZZANDO SISTEMA FOGNARIO PER AGGLOMERATI URBANI DI NARDO’ E PORTO CESAREO, CON RECAPITO FINALE IN MARE IONIO, TRAMITE CONDOTTA SOTTOMARINA IN LOCALITA’ S.I.C. “TORRE INSERRAGLIO”.
PREMESSO
● Che la Consulta Comunale dell’ambiente del Comune di Nardò non può non constatare come la Regione Puglia continui a contraddire se stessa, i propri principi in tema di tutela dell’ambiente e delle acque, e le relative Leggi e Dispositivi Regionali in materia, ed in particolare il Piano Tutela delle Acque della Regione Puglia, che “individua nel riuso delle acque reflue una delle misure che maggiormente possono concorrere non solo al risparmio della risorsa idrica pregiata, ovvero alla sostituzione dell’approvvigionamento delle falde nelle aree in cui risulta necessario ridurre i prelievi o limitare il progredire dei fenomeni di contaminazione salina, ma anche alla riduzione degli scarichi inquinanti” (letteralmente tratto dal testo del Protocollo in oggetto);
● Che la Regione Puglia continua a calpestare la volontà popolare (o, se si preferisce, la Democrazia: “Concezione politica fondata sui principi della sovranità popolare” (http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/D/democrazia.shtml), con decisioni drastiche ai danni della qualità e salubrità della vita delle popolazioni Salentine e Neretina in particolare (vedi: chiusura dell’ospedale, mancata messa in sicurezza della discarica di Castellino, reflui fognari nel Torrente Asso, espianto foreste secolari degli ulivi), senza il supporto di inoppugnabili prove e/o verità scientifiche e/o tecniche, mascherando, altresì, tali decisioni come volontà imposte dall’alto della UE;
● Che il Protocollo d’Intesa in oggetto non ha, in realtà, nessun valore vincolante per gli Enti firmatari se non per il Comune di Nardò che, da subito, in qualità di Ente gestore del Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, si impegnerebbe “a rilasciare le autorizzazioni ed i nulla osta” per gli interventi previsti;
● La Consulta non comprende per quale motivo il Comune di Nardò dovrebbe concedere all’AQP tali autorizzazioni e nulla osta, dato che la prevista condotta fognaria non dovrebbe più passare per il sito S.I.C. della Palude del Capitano, del quale, peraltro, nel Protocollo d’intesa in oggetto non si fa cenno alcuno. Logica vorrebbe che se effettivamente il nuovo tracciato della condotta fognaria terrestre dovesse essere esterno al Parco e alla zona SIC pareri e nulla-osta del Comune di Nardò sarebbero totalmente inutili;
La Consulta Comunale dell’Ambiente di Nardò, all’unanimità dei presenti riuniti, in seconda convocazione , invita il Sindaco di Nardò a non firmare nessun protocollo ma a pretendere dall’AQP e dalla Regione il ritiro dell’iniziale progetto e la presentazione di un progetto stilato ex novo, formalizzato in uno strumento legale effettivamente vincolante per tutti quale, ad esempio, un nuovo accordo di programma. Strumento giuridico e nuovo progetto dove siano specificati, nel dettaglio, tracciati e percorsi della condotta, allocazioni e spese di gestione degli impianti di sollevamento, come ad esempio i costi di esercizio dell’impianto di sollevamento per spingere i reflui fino ad una distanza di oltre un chilometro dalla costa e ad una profondità di – 35 m (con pressione idrostatica superiore alle 4 atm) già previsto e che dovrebbe essere allocato sulla costa, in un immobile abusivo accanto alla Torre Iserraglio in pieno sito S.I.C.
Per quanto premesso, il parere, espresso all’unanimità dei presenti, sul protocollo d’intesa rimane Negativo.
Nardò 13.05.2015 Il Presidente pro-tempore
Graziano DE TUGLIE