Prendiamo spunto da loro. Dalla loro gioia, dalla loro vitalità, da quel sano “stare insieme e divertirsi”. Prendiamo spunto dalla loro insaziabile voglia di inseguire un pallone.

Grande o piccolo, sferico o ovale che sia, comunque, un motivo per staccarsi da tv e videogiochi. Prendiamo spunto dalla frase “mamma, torno a casa quando scuresce, vado a giocare con i miei amici”. Emozionante. Come una volta. Come ai bei tempi. Nardò – e siamo sicuri ve ne siate accorti – ha visto risbocciare quei ragazzi che si ritrovano per strada per condividere giochi e divertimento. Ma Nardò, la nostra città – e siamo sicuri vi siate accorti anche di questo – impedisce loro di praticare sport.

 

 

Nardò è svuotata da punti di ritrovo giovanili, da strutture consone che possano permettere ai ragazzi, ai nostri figli, di divertirsi sì, ma in un ambiente sicuro e protettivo nei loro confronti. Viviamo in una città immobile che vede chiudere, ad esempio, il Polivalente e che stronca le ambizioni anche dei più grandi, come l’indegna storia e le false promesse circa l’ammodernamento del palazzetto di via Giannone. Noi crediamo di aver dimostrato in questi anni che è possibile fare sport e creare momenti di aggregazione, davvero con poco e, ci teniamo a ricordarlo a tutti, senza mai usufruire di alcun contributo pubblico.

 

Per non parlare poi delle marine: motivo di tanto vanto nelle parole dei “nostri” politici che ci rappresentano, ma incapaci di compiere il salto di qualità, per i turisti e per loro, sempre loro, i ragazzi neretini.

 

Il tempo va avanti e Nardò regredisce. E noi siamo stanchi di assistere da spettatori inermi ad uno show (ed è un chiaro eufemismo) indecoroso. È ora di scendere in campo, come i nostri bambini. Loro lo meritano, Nardò lo merita.

 

#lecosedevonocambiare #noicisiamo