L’atto che oggi il Consiglio Comunale di Nardò è chiamato a discutere, che riguarda l’aumento della TASI nell’aliquota massima, se approvato mette la Città ai primi posti nell’elenco dei comuni più tartassati d’Italia.
L’Amministrazione comunale, dopo aver applicato negli anni passati l’aliquota massima per IMU e TARI, ora passa ad aumentare anche la tassa sui servizi individuali (TASI) per cui i cittadini di Nardò ed i beni immobili ricadenti sul suo territorio risulteranno tra i più tassati d’Italia. La mancata programmazione e realizzazione da parte delle diverse Amministrazioni Comunali che si sono succedute negli ultimi anni di progetti, opere ed infrastrutture strategiche, il mancato abbattimento degli sprechi, pone oggi i cittadini nelle condizioni di dover ristorare il bilancio comunale attraverso tasse e balzelli insostenibili. Eppure la Città è buia; le sue frazioni, il suo territorio, molte delle principali vie interne ed esterne al centro abitato sono scarsamente illuminate.
La manutenzione degli impianti pubblici non è realizzata come si dovrebbe, le strade sono sporche, le aree verdi sono abbandonate, il decoro e la sicurezza lasciano a desiderare. Mancano servizi indispensabili come i trasporti pubblici, le strade urbane ed extraurbane comunali sono pericolose ed in alcuni situazioni intransitabili.
Vorremo, e lo auspichiamo fortemente, che di contro l’Amministrazione dicesse ai cittadini come ha speso l’immensa quantità di denaro incassata all’IMU sulle seconde case; spiegasse le azioni che ha adottato per realizzare una concreta riduzione della spesa pubblica al fine di abbattere le tasse comunali che ormai sono diventate insostenibili, comunicasse le iniziative adottate affinché l’aliquota Tari nel 2015 sia significativamente ridotta, considerato che è ormai a regime la raccolta differenziata.
Tutto questo dovrebbe indurre il Consiglio Comunale di oggi a valutare attentamente le conseguenze che l’ulteriore incremento tributario provocherà sulla popolazione e l’economia cittadina che da diverso tempo è nello stato di collasso.
Ci aspettiamo, in un momento così difficile per la tenuta sociale ed economica della Città, uno scatto di responsabilità e saggezza da parte di tutte le forze politiche che siedono in Consiglio Comunale. Ogni facile giustificazione che l’Amministrazione comunale dovesse attivare è solo pura formalità, la sostanza è invece che Nardò vive una crisi profonda e che, se non saranno adottate entro tempi brevi iniziative e misure straordinarie per far ripartire l’economia e creare reali occasioni di lavoro, è destinata a vivere lunghi anni nell’oblio.
Alberto Calignano
Coordinatore comunale Italia Unica Nardò