Stiamo assistendo alla pantomima attorno alla vicenda della discarica di Castellino, vero e proprio emblema dello scarica barile. Infatti il sindaco Risi non sa che pesci pigliare, di fronte all’evidenza dei fatti, ossia alla rilevazione fatta tempo fa dall’Arpa Puglia che evidenziava valori di nichel impressionanti e superiori ai limiti di legge stessi.

 

La tossicità di quella discarica è ormai acclarata, discarica che era stata autorizzata e poi chiusa solo nel 2007.

Adesso puntano ad altri supplementi d’indagine su altri pozzi, a convocare altri incontri istituzionali, al chiacchiericcio e alla solita staticità del sindaco, mentre il tempo passa e la bonifica non esiste, lasciando una falda inquinata e tutto fermo.

Il sindaco Risi chiede un intervento della Regione, ossia nuovi soldi pubblici per intervenire a riparare un potenziale disastro ambientale.

Una post gestione del sito lasciata ferma per l’inconsistenza di questa Giunta comunale e di questo sindaco che pensano più alla campagna elettorale che alla salute della gente di Nardò.

Per noi però se l’inquinamento della falda è legato alla ex discarica, i costi della bonifica devono essere sostenuti dalla società che ne aveva la gestione, ossia la Mediterranea Castelnuovo II s.rl. mentre il sindaco Risi dovrebbe dimettersi avendo dormito per gli anni del suo mandato.

Alternativa comunista, in caso di mancanza di bonifica, chiamerà ad una manifestazione pubblica perché gli interessi economici e politici non passino sempre e comunque sulla testa dei lavoratori di Nardò e paesi limitrofi.

 

Michele Rizzi- Ex Candidato Presidente della Regione Puglia per Alternativa comunista