La situazione alla zona industriale ha raggiunto criticità non più differibili. La super presidente si arma di macchina fotografica e fa delle foto reportage.
Si rivolge alle istituzioni Angela Simone quando dice: “Attenzione, molti rifiuti vengono gettati nei terreni di proprietà e spetta di dovere, al titolare bonificare e ripristinare lo stato dei luoghi a proprie spese (è capitato a noi con della guaina isolante abbandonata sul nostro terreno, e per lo smaltimento e le analisi chimiche abbiamo dovuto pagare più di 1000 euro).”
“Questo è assurdo – prosegue – se pensate alla pesantissima tassa sui rifiuti che tutti noi già sborsiamo. Quindi è necessario intraprendere un’azione efficace nei confronti di ASI, comuni e provincia.”
L’unico e solo sostegno -aggiunge Simone al direttore dell’Ora- è giunto puntuale dal Presidente della Commissione Ambiente del Comune di Nardò Salvatore Antonazzo, il quale, incontrando la presidente ed alcuni imprenditori ha dichiarato:”l’esiguità delle risorse con la quale il comune si è impegnato, anche oltre le proprie competenze, non giustifica la attuale condizione della zona industriale oltre a penalizzare enormemente lavoratori e imprese operanti e non lascia spazio a discussioni se non applicare immediatamente soluzioni per produrre risultati concreti.
La sicurezza prima di tutto, la bonifica di determinate aree ridotte a discariche deve essere fatta con la massima celerità perché l’arrivo delle piogge creeranno notevole pericolo per l’incolumità delle persone e ulteriore pericolo inquinamento del suolo.”