IL LEVIATANO DI PALAZZO PERSONE’ RENDE NOTO CHE: il Piano delle Coste è stato tutta una farsa, una presa per i fondelli , o chiamatela come volete. Per carità sarà pure costato qualche decina di migliaia di euro forse centinaia, (NON vi preoccupate spalmato per “n. ” contribuenti sarà poca roba, o come direbbe il De Luca crozziano: “robbetta”) se, però, consideriamo anche il tempo dedicato e sottratto ad altre incombenze dei nostri “solerti funzionari e dirigenti”, che mediotempore abbiamo premiato con incentivi e premi, è noto il salario accessorio è un pò come il bidet in Italia è uno status intramontabile.

 

Abbiamo scoperto, nostro malgrado, con ritardo che : esistono “parentele” scomode e confliggenti e per questo facili a dimenticarsi, che a volte (però) ritornano e come direbbero i malpensanti “parenti serpenti”!

In queste circostanze mi sovviene il brocardo latino “mala fides superveniens non nocet”. Già ma credo che per capire se la Malafede pre-esisteva al momento delle scelte tecniche del Piano delle Coste occorrerebbe incaricare il Tenente Colombo, che purtroppo, si è reso indisponibile ancor prima per lo scandalo “Farmacia Comunale” rimasto irrisolto, ahinoi, in attesa di un responso giudiziario che ci chiarisca le idee.

Insomma, cari amici, ancora una volta la brutta figura la facciamo noi elettori di una classe dirigente, quella politica, che ci governa e di cui, mio malgrado, ho fatto parte, inadeguata ed incapace che, non si è fermata mai, neanche davanti al TAR che le imponeva di fermarsi di riflettere di procedere in un modo anzichè in un altro…

Ripetutamente, ho stigmatizzato le scelte di Marcello Risi sull’urbanistica, che ha la responsabilità di aver confermato l’importante delega di un settore nevralgico a persona evidentemente incapace di ricoprirla. Non è un fatto personale, perchè i riverberi negativi di siffatte scelte non ricadono sulla mia persona, ma sulla nostra comunità; non già e non solo in termini di spese sostenute, ma soprattutto per il mancato sviluppo e la mancata crescita economica collegata alla gestione trasparente dell’affidamento delle concessioni demaniali.

La politica è fatta di scelte e di controlli, sbagliate le prime inesistenti i secondi. Qui di trasparente c’è solo la tardività delle decisioni, che si dimostrano sempre imperfette e talvolta contraddittorie in attesa dell’ennesimo parere legale che possa offrire l’occasione dell’ennesimo ricorso al TAR e quindi dell’ennesima soccombenza a spese di tutti.

Fate la scelta giusta dimettetevi e consegnatevi al giudizio sereno e spero severo di elettori e di magistrati, che magari cittadini stanchi, come me, decideranno di interpellare per capire se fatti così gravi meritano di essere stigmatizzati anche sotto altri profili. Aspettando i posteri auguri a tutti.