I militari della Stazione di Nardò hanno ieri sera tratto in stato di arresto, in flagranza di reato, MICCOLI Cosimo, 40enne di Nardò, pregiudicato per lesioni personali, porto abusivo e detenzione di armi, rapina, resistenza a p.u., furto, 

detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione e violenza privata con l’accusa di VIOLAZIONE DOMICILIO di AGGRAVATA E VIOLENZA PRIVATA – MINACCIA – INGIURIA – DANNEGGIAMENTO commessi ricorrendo a minacce fisiche e verbali.

 L’attività lampo dei Carabinieri della Stazione di Nardò inizia nel pomeriggio di ieri quando una telefonata giunge alla Centrale Operativa della Compagnia di Gallipoli in cui si sente una donna in lacrime perché, a suo dire, un “pazzo” gli era entrato in casa e “stava distruggendo tutto” minacciando ed ingiuriando lei, il proprio marito ed anche i loro piccoli figli.

I Carabinieri della Stazione di Nardò si sono quindi precipitati sul posto dove hanno trovato il MICCOLI ancora intento a “sfasciare” ogni cosa, ma nessuna traccia c’era dei proprietari dell’abitazione che, infatti, impauriti e per proteggere i propri figli si erano rifugiati in casa del suocero di lei, distante poche decine di metri. Bloccato il malvivente le vittime sono tornate in strada ed hanno raccontato l’accaduto ai militari fornendo loro anche un video in cui avevano ripreso, a distanza, l’ intera successione dei fatti. La surreale vicenda, benché fortunatamente conclusasi senza danni a persone non convinceva ancora però i Carabinieri di Nardò che infatti non erano in grado di spiegarsi il movente di tutto ciò stante il fatto che ai coniugi nessuna richiesta di denaro era stata fatta (rapina – estorsione) né era stato sottratto alcunché dall’abitazione (furto).

Solo dopo qualche minuto, all’interno della caserma si è arrivati ad acclarare le motivazioni alla base di tale ira funesta: l’arrestato infatti intratteneva una relazione sentimentale extraconiugale con la donna proprietaria dell’abitazione e pretendeva che questa lasciasse marito e figli per andare a convivere con lui… dopo un ennesimo rifiuto si è scatenata la rabbia cieca del MICCOLI che lo ha portato ai fatti di ieri pomeriggio.

Espletate le formalità di rito il MICCOLI è stato accompagnato nella propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa del processo per direttissima.

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