(ANSA) – BARI, 30 OTT – Con l’audizione delle associazioni antiracket la commissione di studio e inchiesta – istituita dalla Regione – sul fenomeno delle criminalità organizzata in Puglia sta procedendo ad approfondire le tematiche da porre alla base di un testo di legge unico della Regione Puglia in materia di antimafia sociale e di rafforzamento della promozione delle cultura della legalità.
La commissione, presieduta da Rosa Barone (M5S), ha a tal fine oggi ascoltato i rappresentanti della Federazione associazioni antiracket e antiusura italiane (Fai) Puglia, della Fondazione buon samaritano di Foggia e della Consulta nazionale antiusura “Giovanni Paolo II”.
Dai lavori è emerso che la situazione piuttosto delicata in Puglia si fa critica nella provincia di Foggia, dove gli operatori economici, pressochè nella totalità, non denunciano le estorsioni. Il fenomeno dell’usura – è stato inoltre spiegato – investe sempre più nuclei familiari.
Per affrontarla sono state avanzate alcune proposte dalle associazioni: l’introduzione di nuove norme per quegli imprenditori che si rifiutano di collaborare con le Istituzioni; un richiamo forte al senso di responsabilità delle famiglie per evitare il fenomeno del sovraindebitamento anche legale; informare in maniera adeguata sulla natura e sull’organizzazione degli organismi preposti alla lotta all’usura evidenziando e cercando di incentivare il ruolo svolto dal volontariato; lotta al gioco d’azzardo; la previsione di una fiscalità agevolata per gli imprenditori che riprendono la loro attività e la disponibilità di altri fondi che vadano ad affiancarsi a quello nazionale antiusura.
Su quest’ultimo punto la presidente Barone ha sottolineato che si sta valutando l’istituzione di un Fondo regionale di garanzia, (ANSA).