Nardò,1 febbraio_ Il consigliere comunale Gianluca Fedele   non le manda a dire alla sua ex alleata Paola Mita “transitata” nel 2019 tra gli scranni   della minoranza dopo, quasi,tre anni di “comunioni di intenti” con la maggioranza  Mellone.  Fedele fortemente critico nella replica all’articolo apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno di giovedì 30 gennaio ,a firma del giornalista neritino  Biagio Valerio, dal titolo: “La pista ciclabile mette a freno agli incassi dei commercianti”.

La cronaca, in sintesi : Dopo una ricognizione  nel cantiere per la realizzazione delle piste ciclabili di via Bonfante, la Mita non si risparmia descrivendo al cronista  uno scenario critico sulla realizzazione dell’ opera a difesa dei commercianti e di residenti ” vittime” di scelte non condivise da tutti.

Nulla di nuovo,tutto sommato, visto il ruolo che la  Mita si è ritagliato , che ricordiamo  l’attuale primo cittadino ha vestito su misura nella precedente amministrazione quando era  massa critica, all’opposizione. Ma questa “denuncia” sembra aver fatto risentire il capogruppo di Andare Oltre.

Infatti, Fedele esce dagli schemi di una replica ,diciamo cosi , politica, ci saremo  aspettati una sentita e vibrante presa di posizione  e invece si impegna con diletto ad andare oltre, contromano. Si spende a documentare  da provetto blogger, la verità o presunta tale esordendo  : “C’è una Nardò che non viene raccontata ed è quella delle persone che usano le due ruote come mezzo della propria mobilità, una fetta crescente di concittadini che scelgono di muoversi sui pedali”… A corredo delle sue affermazioni le documenta con foto di rastrelliere che traboccano di velocipedi e foto “sparse” di ciclo-muniti che “scorrazzano” per la città in alternativa all’automobile.

Non ce n’è voglia il nostro amico Fedele ma tutto questo slancio a ergersi a fotoreporter e rivendicare paternità di cronista a caccia di scoop di una Nardò che non viene raccontata, è fuori luogo . Ci saremo aspettati, riconoscendo la sua proverbiale natura mite di cittadino-amministratore , di non prestarsi al facile dileggio ma dimostrare con i fatti a opera compiuta ,come esempio è via De Gasperi, che la città può cambiare a vantaggio di una vivibilità sacrificata,oggi, alla mobilità che ha congestionato una Nardò vittima di chi ha paura dei cambiamenti , ovviamente non Copernicani …

Vogliamo rassicurare tutti, estremi compresi : A raccontarla tutta, dopo, ci penserà la stampa nel bene o nel male ovviamente con foto annesse …

 

 

Il comunicato stampa del capogruppo Andare Oltre, Gianluca Fedele: ( 30 gennaio 2020)

 

C’È UNA CITTÀ CHE NON VIENE RACCONTATA
Queste sono alcune foto scattate solo oggi in città: le rastrelliere e le strade sono piene di biciclette.
C’è una Nardò che non viene raccontata ed è quella delle persone che usano le due ruote come mezzo della propria mobilità, una fetta crescente di concittadini che scelgono di muoversi sui pedali, chi ha acquistato un monopattino o uno skateboard elettrico per evitare il traffico oppure per non impantanarsi nella ricerca di un parcheggio.
Leggere e incoraggiare questa tendenza attraverso le piste ciclabili è il minimo che l’amministrazione possa fare. Chi presta il nome alle parole del solito “giornalista”, burattinaio dell’opposizione e nemico della città, affermando di volerle smontare “pezzo per pezzo” non scherza (ma fa ridere lo stesso) perché c’è chi demolirebbe (di nuovo) l’intero territorio per nascondere gli ammodernamenti realizzati negli ultimi tre anni e mezzo e riportare l’intera comunità nel Medioevo per schifosi tornaconti politici.
Gianluca Fedele
Consiglio comunale di Nardò