Recapito dei reflui fognari di Porto Cesareo nel mare di Nardò: a che gioco stiamo giocando? Infatti, il 06 Giugno scorso l’Acquedotto Pugliese (AQP) ha pubblicato il bando per l’appalto della progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori di normalizzazione della fognatura nera, adeguamento dell’impianto di depurazione e costruzione del collettore emissario a servizio dell’abitato di Porto Cesareo. Questo nonostante vi sia un giudizio pendente davanti al Consiglio di Stato tra il Comune di Porto Cesareo ed alcuni privati proprietari di aree limitrofe a quelle dell’impianto depurativo, giudizio afferente l’ubicazione stessa dell’impianto. Circostanza questa, superata dall’AQP con una previsione del bando con cui lo stesso Acquedotto Pugliese si è riservato la facoltà di non aggiudicare l’appalto in questione e/o di non stipulare il relativo contratto qualora, a causa del suddetto ricorso, dovessero venire meno i presupposti per l’esecuzione dei lavori.
Insomma, l’AQP sembra continuare a percorrere il tanto osteggiato (dalla Comunità Neritina) progetto che dovrebbe portare i reflui fognari di Porto Cesareo ad essere convogliati e smaltiti insieme a quelli di Nardò, attraverso una condotta sottomarina, nel mare di Torre Inserraglio. Questo con buona pace delle criticità argomentate e documentate in questi anni.
Ci chiediamo allora a cosa siano servite tutte le riunioni che hanno visto protagonisti, tra gli altri, la Regione, l’AQP, e i Comuni di Nardò e Porto Cesareo e dalle quali sono emerse proposte alternative a tale progetto. Erano solo un palliativo?
Noi X Nardò
Mino Natalizio
Paolo Maccagnano