In politica esistono varie tipologie di personaggi: c’è la “banderuola”, colui che cambia appartenenza a seconda del vento, c’è il “tuttologo”, colui che pur di manifestare la propria esistenza è pronto ad intervenire su qualsiasi argomento, c’è il “protagonista” , che si arrabbia se un giorno sui giornali non vede scritto il proprio nome, c’è la “spugna” che assimila e fa sua qualsiasi cosa venga riferita, poco importa se giusta o errata, c’è “l’attaccabrighe” disposto ad alterare la realtà dei fatti pur di denigrare il proprio avversario, c’è, infine, “prestigiatore” che a colpi di magia riesce sempre a tenere il piede in più scarpe pronto a scegliere quella che lo faccia correre di più.
In genere un politico può avere una, due massimo tre di queste “qualità”. A Nardò, invece, c’è chi le racchiude tutte in sé. Si parla, ovviamente e non ci sarebbe bisogno di specificarlo, dell’ormai ex Consigliere Provinciale Giovanni Siciliano.
Ogni giorno si assiste alle prosopopee del buon Giovanni che, evidentemente, è a conoscenza di tutto lo scibile umano. Sistematicamente i suoi attacchi sono rivolti alla mia persona. Non che mi dispiaccia, sia ben chiaro. A volte, però, la mania di protagonismo lo porta a compiere errori macroscopici come nel caso delle passerelle per i diversamente abili.
Il caro “tuttologo” Siciliano mente sapendo di mentire: quelle strutture sono state ampiamente utilizzate la scorsa estate e numerosi sono stati i ringraziamenti rivolti all’Amministrazione Comunale, dimostratasi attenta alle esigenze di queste persone con evidenti difficoltà motorie.
Oltre a mentire, poi, commette anche un altro errore quando afferma che sarebbero inutili poiché non arrivano al limite del mare. Evidentemente non è a conoscenza di come, per legge, queste strutture debbano terminare ad una certa distanza dall’inizio del mare.
Mi fa rabbrividire, pensare che pur di attaccare il sottoscritto egli sia disposto a “colpire” anche i diversamente abili. Evidentemente pur di apparire si è disposti a tutto.
Io da parte mia, continuerò ad ignorarlo, lasciando a voi, giornalisti e lettori, la pena di dover leggere ed ascoltare giornalmente gli sproloqui di quest’uomo che, giunto oramai in età pensionabile, ha bisogno, evidentemente, di trovare qualcosa che gli faccia passare il tempo.
L’Assessore Flavio Maglio