LECCE- Forse, sarà meno pesante del previsto la stangata dell’ecotassa, ad un passo dalla sua introduzione. La eviterà di certo la città di Lecce, che i conti li ha fatti già: rispetto
al dato dell’agosto del 2013, ha raggiunto il 5,58 per cento in più di raccolta differenziata, superando la fatidica soglia del 5 per cento al di sotto della quale scatta la vera mazzata.
I dati, elaborati dall’Ufficio Ambiente di Palazzo Carafa, fanno tirare un sospiro di sollievo: al costo del conferimento dei rifiuti in discarica continuerà ad essere aggiunta la vecchia ecotassa attualmente in vigore, pari a 7,50 euro a tonnellata, e non lieviterà fino al 25,80 per cento, penalità che, invece, sarà introdotta per chi nei primi sei mesi del 2014 non ha raggiunto il 5 per cento.
A Lecce, lo sprint finale c’è stato. Da ultimo, il 5 maggio scorso è stata attivata anche la raccolta degli scarti organici da fruttivendoli e fiorai, dopo l’introduzione della differenziata nell’ospedale “Vito Fazzi”, nel carcere di Borgo San Nicola e in vari uffici pubblici.
Segno che, appunto, lo sforzo in più chiesto da Bari si poteva fare. Lecce a parte, tuttavia, la situazione negli altri comuni salentini non è detto che sarà altrettanto rosea. I numeri ufficiali al momento non ci sono e arriveranno solo entro il 7 luglio. Nei giorni scorsi, infatti, il dirigente del Settore bonifiche regionale, Giovanni Campobasso, ha inviato una lettera ad Aro, Ato e ai sindaci, per comunicare che i dati relativi alla raccolta differenziata di giugno, ciò che è alla base del conteggio dell’ecotassa, dovranno essere immessi nel portale della Regione entro la prima settimana del mese prossimo. Le proiezioni ufficiose che giungono da Bari dicono comunque che 180 comuni pugliesi sui 258 totali riusciranno ad ottenere il congelamento dell’applicazione.
Tuttavia, un punto dovrà essere chiaro, per evitare furbate: per scongiurare la stangata, il trend del 5 per cento di incremento della differenziata dovrà essere confermato anche nei mesi a venire, fino al 31 dicembre, e sarà oggetto di un monitoraggio in continuo.
L’obiettivo, per tutti, sarà arrivare a raggiungere almeno il 30 per cento di differenziata totale, cifra, in verità, pure al ribasso rispetto alle realtà più virtuose, ma che consentirà comunque di riconosce meccanismi incentivanti che arrivano a dimezzare il costo della tariffa. E su questo anche la città di Lecce avrà da lavorare, visto che sfiora, ad oggi, ancora il 21 per cento. (Trnews)