Nella giornata di sabato 22 novembre i consiglieri comunali d’opposizione Pippi Mellone e Mirella Bianco hanno protocollato 2 emendamenti all’assestamento di bilancio tesi ad arricchire la social card dagli attuali 40.000 euro ai 100.000 euro inizialmente previsti dalla Giunta Risi.

Grande malcontento ha provocato in Città, infatti, la riduzione del 60% della tessera acquisti per le famiglie più povere decisa da Risi e dai Suoi.

Due le vie indicate dalla minoranza: ridurre i premi di produttività ai dirigenti di 60.000 euro; ridurre la somma prevista per il pagamento dei debiti fuori bilancio di 60.000 euro.

Oltre alla protesta, dunque, la proposta.

In un momento di così grave crisi economica e pochi giorni dal Natale, i più fortunati sono chiamati a fare dei sacrifici. Giovedì vedremo chi avrà il coraggio di bocciare una proposta di buon senso. L’ennesima proveniente dalla minoranza.

 

Al Dirigente del Settore Economico Finanziario

Al Segretario Generale

Al presidente del Collegio dei revisori dei Conti

Al presidente del Consiglio comunale

 

EMENDAMENTO (ex art. 57 del Regolamento del Consiglio comunale)

Alla proposta di deliberazione di Consiglio comunale nr.191 di Assestamento Generale al Bilancio di Previsione relativamente al prospetto allegato dove sono analiticamente illustrate le variazioni di assestamento generale nella parte in cui a pagina 6 per “spese per interventi di contrasto alla povertà” viene prevista la somma assestata in aumento di euro 45.000 .

I sottoscritti consiglieri comunali emendano il testo in “euro 105.000” così da poter finanziare la social card nella misura di euro 100.000 come inizialmente previsto e ripetutamente annunciato dal signor sindaco.

All’uopo indichiamo la modalità per finanziare la tessera in favore della fasce più deboli:

 

– Riducendo la somma prevista nel bilancio di previsione 2014 per il riconoscimento di debiti fuori bilancio da euro 1.380.000 ad euro 1.320.000;

 

Dato infatti che i debiti fuori bilancio devono essere approvati ai sensi del 267 del 2000, art. 194 comma 1, entro il 30 settembre di ogni anno e siamo giunti al 27 novembre, l’allocazione di quelle risorse a copertura dei debiti fuori bilancio appare fuori luogo anche alla luce delle dichiarazioni dei dirigenti in fase di approvazione del bilancio di previsione quando affermarono la non esistenza di debiti fuori bilancio.

 

Nardò, 22 novembre 2014

 

Pippi Mellone

Mirella Bianco

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Al Dirigente del Settore Economico Finanziario

Al Segretario Generale

Al presidente del Collegio dei revisori dei Conti

Al presidente del Consiglio comunale

 

EMENDAMENTO (ex art. 57 del Regolamento del Consiglio comunale)

Alla proposta di deliberazione di Consiglio comunale nr.191 di Assestamento Generale al Bilancio di Previsione relativamente al prospetto allegato dove sono analiticamente illustrate le variazioni di assestamento generale nella parte in cui a pagina 6 per “spese per interventi di contrasto alla povertà” viene prevista la somma assestata in aumento di euro 45.000 .

I sottoscritti consiglieri comunali emendano il testo in “euro 105.000”.

così da poter finanziare la social card nella misura di euro 100.000 come inizialmente previsto e ripetutamente annunciato dal signor sindaco.

All’uopo indichiamo la modalità per finanziare la tessera in favore della fasce più deboli:

 

– Riducendo i 120.000 euro previsti nella delibera di Giunta comunale nr. 171 del 28 maggio 2014 per il “Fondo di finanziamento della retribuzione di posizione e di risultato per l’area dirigenziale” a 60.000 euro. Portando quindi il Fondo a complessivi 141.038,20 euro.

 

In questo modo, coi 60.000 euro “risparmiati” sarà possibile finanziare la social card per 100.000 euro complessivi. Una riduzione di 10.000 a testa per i 6 dirigenti che percepiscono già lauti stipendi per un importo totale e complessivo di circa 450.000 euro annui.

“Ridurre la retribuzione dei dirigenti comunali, in particolare le risorse destinate alla retribuzione di risultato, i cosiddetti premi è un dovere in questo periodo storico. Pensiamo che in un momento di difficoltà tutti debbano essere chiamati a fare qualche sacrificio. I dirigenti sapranno comprendere la nostra scelta”.

 

Nardò, 22 novembre 2014

 

Mirella Bianco

Pippi Mellone

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