Nei giorni scorsi abbiamo richiesto a più riprese gli atti riguardanti la Farmacia comunale. Venerdì, 23 gennaio, prima che l’affaire scoppiasse, il consigliere Mellone ha richiesto i bilanci dell’unica partecipata del Comune di Nardò per gli anni 2012, 2013 e 2014.

 

Lunedì, dopo aver denunciato i fatti ai Carabinieri, Mellone, a nome dell’intera opposizione, è tornato alla carica chiedendo il verbale della chiusura del trimestrale di cassa del periodo 1 aprile-30 giugno 2014, da cui emergeva all’epoca un avanzo di cassa sproporzionato ed anomalo di 55.000 euro, e la relazione dei revisori dei Conti del 20 gennaio 2015.

Ebbene in 7 giorni nulla è stato consegnato ai richiedenti nonostante la legge 241 del 1990 preveda il diritto di accesso agli atti in capo ai consiglieri comunali, anche qualora si tratti di società partecipate, come nel caso di specie, a maggior ragione se a richiederlo è il presidente di una Commissione come quella di “Controllo e Garanzia”. Gli atti lo ricordiamo devono essere forniti, infatti, entro 72 ore.

Se davvero è tutto in regola, se non c’è nulla da nascondere, se tutti hanno fatto il loro lavoro diligentemente, perché non si consegna la documentazione ai consiglieri richiedenti come previsto per legge?

 

Pippi Mellone

presidente Commissione Controllo e Garanzia

 

Oronzo Capoti

Mirella Bianco

Cesare Dell’Angelo Custode

Sandro Presta