Da “operaio del diritto” quale sono e mi considero, non nascondo la mia grande stima per l’avvocato Quinto e pur apprezzando, ancora una volta, l’eleganza della scrittura e la finalità perseguita, mi trovo totalmente in disaccordo con il merito del suo articolo.
Le scene girate nella splendida piazza di Nardò hanno avuto modo e possibilità di essere ammirate da tante persone italiane e non, che prima di entrare nella sala cinematografica ne ignoravano l’esistenza. Quando va bene Nardò si ricorda per il grande circuito automobilistico della Porsche ed il mare cristallino di porto selvaggio, quando va male, purtroppo, il male spesso prevale sul bene, si rammenta per tristi episodi di violenza e arretratezza culturale e socio economica.
A mio avviso, l’avvicendarsi delle immagini e delle scene di un film hanno una velocità ed una finalità di supporto alla trama, che giocano un ruolo differente rispetto all’ambientazione narrativa di un thriller o di un romanzo, tuttavia, riconosco che nell’opera di Francesco Caringella l’ambientazione viene sublimata da un senso estetico letterario unico e ricercato. “Sei mai stato sulla luna” non è un docufilm su e per Nardò e, sinceramente, “l’esplosione barocca” dei monumenti ed i colori e per certi versi anche i profumi del salotto neretino sono arrivati, a mio modesto avviso, maestosi e intrisi di profonda bellezza allo sguardo dello spettatore, specie quello ignaro della città.
Ritengo che, l’ente di promozione regionale abbia svolto il suo ruolo in modo adeguato ed anzi abbia premiato la nostra città, preferita ad altre altrettanto belle. Il cast ed il movimento scaturito di numerosi fans nei giorni delle riprese hanno consentito ai pochi esercizi commerciali ancora esistenti nel centro storico e nelle vicinanze di prendere un pò di respiro, si e’ avuta la sensazione di moltitudini quasi attratte da una calamita nella nostra città.
Tanto è vero che il film ed il suo prestigioso cast hanno richiamato anche i pruriti mai sopiti di delinquenti in salsa nostrana, per fortuna stroncati sul nascere. Mi auguro che il produttore, il regista e l’ente di promozione continueranno a guardare a Nardò, con i suoi fantastici luoghi, con favore e, per converso, sarei meno severo sulle scelte di rappresentazione per definizione legate all’estro e la fantasia dell’ideatore, anche perchè a guardare la realtà viene voglia davvero di #andaresullaluna.