Una resa senza condizioni quella che subirà la parola buonsenso nell’ultima fase che vedrà approvato un altro protocollo d’intesa. I segnali arrivati dalla riunione tenutasi mercoledì 10 giugno 2015 sulla questione condotta sottomarina sono chiari. Vedremo in consiglio comunale i consiglieri che voteranno contro e a favore di questa poco chiara vicenda. Risi, e buona parte della maggioranza, hanno avuto “fretta” di chiudere la partita rinunciando persino ad un negoziato con la nuova giunta regionale che forse poteva portare la questione ad un’altra conclusione, invece no, si è preferito svendere la dignità di un intero territorio, che non reagisce!

Perché subire l’ennesimo ricatto mascherato da protocollo d’intesa col contentino di promesse che nessuno manterrà?

In quale avveduto Ministero sarebbero state rigettate le proposte del Comune di Nardò e nella persona di chi?

Con quali motivazioni e quali leggi impedirebbero tutto ciò?

Si è assistito alla presa di posizione di un governo ammagliato dai presunti benefici economici , si parla di 15 milioni di euro, legati all’indotto che la svendita del nostro territorio porterà nelle finanze comunali.

Un consiglio comunale che a breve presterà il proprio benestare ad una condotta sottomarina che tutti, ma proprio tutti, ambientalisti, tecnici e persone con un po’ di buonsenso hanno definito il preludio ad un futuro disastro per l’intero ecosistema in prossimità del noto “tubo” : Porto Selvaggio e l’area marina protetta della palude del Capitano.

Solo pochi mesi si millantavano progetti di stabilimenti balneari in quel presunto “Piano delle Coste”, in realtà a più riprese definito abnorme per l’impatto sul territorio. Se verrà realizzato e lo abbiamo ampiamente documentato non sarà a breve termine e soprattutto non con questa attuale amministrazione, si spera!

Ma aldilà di queste considerazioni indubbiamente tutti coloro che in questo piano hanno investito e sperato non potranno che fare i conti con una condotta che più o meno nello stesso periodo sarà a regime e quindi a danno di un territorio quale il nostro a vocazione prevalentemente turistica.

Una presunta classe di ambientalisti o peggio di “pseudo_Masaniello” orfani di una vera e leale opposizione, che ha predicato bene fin quando non è stata chiamata al potere per poi liquefarsi davanti alle sue ambizioni fin li celate.

Pseudo ambientalisti e capopopolo sterili in ogni affondo, preoccupati più di difendere una presunta credibilità ormai buttata a mare in virtù di una condotta che “sa da fare”!

Certo non è esente da colpe una cittadinanza che avrebbe dovuto sostenere una causa giusta, ma ha preferito voltare lo sguardo, tapparsi le orecchie e cucirsi la bocca pur di non sostenere la difesa ad oltranza di un territorio che guarda caso è sempre oggetto di morbose attenzioni in negativo.

Una triste pagina è stata scritta per questa città e difficilmente potrà essere cancellata. Lupi che divorano agnelli, lupi che fagocitano insaziabili un territorio spinti da motivi meno nobili di quanto magnifichino di giorno.

Una collaudata e sapiente regia a cui ancora nessun magistrato ha dedicato un po’ di attenzione, un atto dovuto a chi ha la sola colpa di risiedere in questa difficile comunità infestata di lupi vestiti a festa.

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