Nardò, la nostra Nardò unica e inimitabile e se ve lo diciamo noi credeteci perché il nostro dardo lo fiondiamo proprio in questa città dove può accedere di tutto e di più.  Il caso mammografo(con aggiornamento) arrivato al suo giro di boa con le affermazione della commissaria Asl, Melli che in uno scatto di dialettica verso la stampa non ha nascosto , nell’affermazioni apparse sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 10 febbraio 2016, che la “politica della stupidità” ha colpito per il suo pressapochismo anche sul caso di un mammografo che nulla ha da spartire con quello che resta in fatto di sanità con la città di Nardò visto che il pomo delle polemiche ha altre sedi dove destinarlo…

La sua dichiarazione non è stata molto chiara perché gli attori in quella nota fotografia di non pochi giorni prima,dove apparivano governatore di Puglia,Emiliano, consigliere regionale Abaterusso e ben quattro componenti dell’attuale amministrazione , Risi,Falangone ,Maccagnano e My… era rivolta a Chi?

Tutti o quasi vicini al PD ma ognuno con il suo personale modo di interpretare la linea di partito e il modo di vedere i problemi Sanità inclusa e,aggiungiamo, a pensare male molte volte non si sbaglia …

Riconosciamo il diritto alla salute e ad un servizio pubblico sanitario che in questa città è stato disatteso, sono i fatti a testimonianza delle nostre affermazioni, ma arrivare far perdere le staffe alla commissaria Melli vuol dire che la politica dei croccicchi ha colpito ancora con vittima il cittadino ovviamente.

Quindi restiamo dell’idea che la Melli si fosse rivolta al nostro Sindaco e ai suoi fidati amministratori o c’è una regia altrove?

Mentre vi scriviamo un aggiornamento in tempo reale; oggi 11 febbraio 2016 il mammografo resta a Nardo’ e sarà a regime già dal 15 febbraio 2016 sempre se in queste prossime 24 ore la salute dei cittadini/elettori non venga “allietata” da un ulteriore “tira &molla” di questa vicenda dai contorni alquanto discutibili… Per Risi e Co. Queste cronache confermano la loro vittoria dal sapore agrodolce …

Emiliano & Caso Bisceglie: Mai fascisti e tesserati AN nelle coalizioni di governo il PD. I fatto incresciosi che una certa continuità temporale investono le amministrazioni  locali pugliesi oggetto di attenzione ,con lente di ingrandimento, della magistratura, ha fatto perdere il proverbiale e noto buon umore del governatore Emiliano che ha strizzato le segreterie provinciali e locali del PD per le prossime amministrative intimando, come si legge sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 10 ottobre 2016, a non fare apparentamenti con tesserati di quella destra nota e di civiche mutagene che in fatto di laboratorio per esempio ha reso la vita, politica , brindisina invivibile …

Si avete letto bene dopo la  campagna elettorale in cui aveva aperto a dialoghi equidistanti con tutte le fazioni ora tira una linea marcata e mette i paletti con un distinguo: O tesserati PD e non mutageni …

A questo punto cosa farà il nostro poliedrico Sindaco uscente che proprio sul dono mutageno dei suoi componenti di governo ha fondato la fortuna,la sua, in cinque anni di governo e ora si vede sbarrato dal suo alter ego la strada a racimolare consensi a destra, in liste civiche mutageni e di navigati agenti, anche essi, mutageni?…

Condotta sottomarina. Il caso condotta dopo le incresciose prese di posizioni dominanti del Sindaco e dei suoi dodici “discepoli” fa ancora parlare di se ma con diversi obbiettivi.

Dopo che tutti ma proprio tutti hanno detto la loro esortando non poco i dodici “discepoli” e il loro alter ego di desistere e prendere strade alternative alla condotta, ovviamente serie e realizzabili e non fantascientifiche come qualcuno in odore di santità che ha proposto un “sogno nel cassetto”, dimenticando il suo trascorso storico, tanto da cadere, dono di una svista del suo “ghost writer” si suppone, in una presa di posizione del consigliere regionale Casili (M5S) che nelle affermazioni apparse su quotidiano di puglia del 9 febbraio 2016, ha ridimensionato l’argomento fido depurazione non tanto per la sua utilità ma per le dimensioni in fatto di portata dei reflui per la popolazione da asservire (Nardò e Porto Cesareo): utilizzare dai 30 a 50 ettari per realizzare l’opera appare un tantino eccessivo non credete?

Ma veniamo alla condotta : un noto blogger locale che si spende per rendere pubblico i problemi della condotta sottomarina ,spirito indomito e tanto coraggio quando il tuo interlocutore è sordo e cieco, ha indetto per la festa di patronale di Nardò, San Gregorio Armeno, un dibattito pubblico con la partecipazione del governatore di Puglia Emiliano,del Sindaco Risi, del consigliere regionale Casili proprio per rendere ancora più chiaro, come tre anni di battaglie non siano bastati,dei vari comitati e commissioni e non trascurabile della stampa non asservita, ha realizzato per documentare dettagliatamente i fatti e dato voce a chi ha proposto alternative valide dopo la firma del protocollo d’intesa tra comune di Nardò e AQP per la realizzazione di un opera inadeguata, a conferma della sterile azione a smuovere le coscienze.

Ci chiediamo se da un lato ogni millimetro di buonsenso speso per ravvedere idee discutibili sia un atto dovuto ma se il dibattito porterà a un ragguaglio cosa accadrà al protocollo di intesa ? … intanto il caso condotta e il cambio di rotta non appare più e nemmeno come la manifestazione di forza di poteri temporali condannati al tramonto ma utili per un consenso camuffato sotto mentite spoglie in zona Cesarini ?…

 

P.S

A proposito la satira e l’ironia non sono da meno in questa democrazia partecipata dove la denuncia anche se ironica apre …finestre di riflessione a denti stretti …

http://www.lumunaceddru.altervista.org/ la esilarante intervista(mai fatta) al Sindaco Risi

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