“I consorzi di bonifica emetteranno 315 mila cartelle esattoriali per un importo complessivo di circa 14 milioni di euro che, qualora fossero riscossi, cosa improbabile, non copriranno neanche i costi del personale.” lo afferma il consigliere regionale M5S Cristian Casili, il consigliere ginosino Marco Galante (M5S) comunica di aver già richiesto al presidente del consiglio regionale Loizzo la convocazione della Commissione sui Consorzi.

 

 

I pentastellati ricordano che, nel 2015, i quattro consorzi di bonifica commissariati hanno sostenuto un costo complessivo del personale a tempo indeterminato di circa 13 milioni di euro, con 210 dipendenti totali. A questi si devono aggiungere 481 milioni di euro di costi aggiuntivi del personale a tempo indeterminato per straordinari, missioni e rimborsi vari.

Una cifra ben superiore al costo degli O.T.D, operai a tempo determinato, in tutto 208 il cui costo complessivo è di quasi 2 milioni di euro.

 

“Un’incidenza della manodopera sul costo totale del personale – prosegue Casili – che è la dimostrazione della inefficienza operativa dei consorzi nell’offrire i servizi per cui oggi i cittadini dovrebbero pagare il tributo 630. In definitiva – conclude – come abbiamo rimarcato più volte senza programmazione e senza garanzie è inaccettabile richiedere il pagamento del tributo 630 ai cittadini pugliesi.”

 

Prosegue il consigliere Galante: “Abbiamo presentato una richiesta al Presidente del Consiglio regionale Loizzo, per capire quando verrà convocata la commissione d’indagine sui Consorzi, ad oggi solo annunciata sulla stampa. Dopo un inverno con pochissime precipitazioni e l’arrivo, prossimo, della stagione irrigua sono infatti a rischio le colture ortive e i vigneti; é necessario, quindi, che la Regione convochi la Commissione sui Consorzi al più presto ed affronti la situazione in maniera concreta e non propagandistica.”