Il TAR di Lecce, con una recente sentenza, accogliendo le argomentazioni difensive dell’avvocatessa Paola Pisanò, nell’interesse del comune di Nardò, ha rigettato la richiesta di risarcimento di tre cittadini che si ritenevano danneggiati per la mancata riqualificazione di un’area privata.
Il TAR Puglia Sezione di Lecce è tornato ad occuparsi delle aree classificate come zona F, che a seguito di una deliberazione di consiglio comunale del 23 novembre 2014, possono essere oggetto di intervento diretto da parte dei privati senza necessità di preventiva espropriazione ad opera del comune.
La richiesta di risarcimento avanzata dai tre cittadini proprietari, per un importo superiore a 600.000 euro, si fondava sul presunto ritardo con il quale l’amministrazione comunale è intervenuta sulla riqualificazione urbanistica dei terreni, una volta scaduto l’originario quinquennale vincolo espropriativo.
Il comune di Nardò ha dimostrato di aver avviato, già nel 2011, uno studio relativo allo stato di attuazione degli standard urbanistici del Piano Regolatore Generale.
Secondo i giudici amministrativi l’attività posta in essere dal comune di Nardò, poi confluita nella delibera di Consiglio comunale 143 del 2014, esclude che il comune possa essere esposto a istanze di risarcimento.