Nardò, 12 agosto _ I casi di positivi da Covid-19 non mollano la presa su una cronaca nazionale e locale che mette alla luce due aspetti importanti. Come un equazione di primo grado il contagio sta all’esposizione come la prevenzione sta al rispetto delle regole del distanziamento sociale e la profilassi igienica .  Venute meno queste semplici regole dettate da vari fattori alcuni contingenti altri di ignoranza latente ecco che i dati , quelli ufficiali, fotografano una situazione a dir poco allarmante .

I contagi restano anche se in misura contenuta, ma restano.  Le masse che si muovono da un capo all’altro dello stivale, il turismo di prossimità, il turismo , allettante, low cost  hanno privilegiato il camminamento dei vari ceppi del Covid-19, che secondo gli esperti (quelli veri,ovviamente)  si perfeziona rendendo placebo potenziali vaccini come quello Russo (?), infettando fasce di età non più quelle deboli, over 65 e oltre, ma è scandalosamente abbassata fra i 40 e 20 anni .

Insomma una situazione che non ha contenuto la trasmissione e la vita del virus con  protocolli rigidi,  depotenziati da comportamenti irresponsabili dettati da fattori, a quanto pare, di interesse dell’indotto economico di quel  turistico linfa per precise attività di comparto .

Il disatteso  distanziamento sociale non porterà nulla di buono, come appare contraddittorio le quarantene obbligatorie per chi rientra da paesi a rischio o di comprovata emergenza pandemica.

Non ci resta che dire a questo modus operandi dalle mille contraddizioni : Voga, voga, voga …!