Desideriamo scagliare il nostro dardo agli “amici” che diventano un tantino ingenerosi nei nostri confronti quando vengono punti sul loro innato senso di sopravvivenza,tanto da scomporsi e apparire disarticolati nei pensieri verso il genere umano…
Comprendiamo il loro disagio esistenziale che ha origini lontane e si trascinano sulle spalle il fardello di essere apparentemente eruditi ma nella pratica sono e restano figure minuscole .
Non siamo immuni alla commiserazione che ci suscita tali azioni e per questo desideriamo rivolgere una preghiera all’onnipotente.
“Confidiamo a te buon Dio ,quanto prima, di donarli un barlume di sana e lucida coerenza Ora inzuppato di meschino e ridicolo rancore “…A buon intenditor …