In questi giorni si parla di un’ eventuale collocazione, previa costruzione, di una piscina comunale. La questione piscina dovrebbe rientrare in quelle strutture sportive di nicchia che affiancate allo stadio, ai campetti di via XXV luglio, ai campetti di via Kennedy , al tensostatico di via Giannone, agli impianti di Santa Maria e ,dulcis in fundo, al Polivalente della zona 167, rappresentano un’ offerta variegata per coloro che intendono fare dello sport in città .
Ovviamente non citiamo il parco Pinocchio, le palestre degli istituti comprensivi e di qualche istituto professionale che, per arcani misteri vengono affidati in comodato d’uso ad associazioni private che nulla poi offrono agli alunni frequentanti e all’Amministrazione comunale. Non citiamo poi la Cittadella dello sport, progetto che dovrebbe sorgere nella zona dell’Incoronata, con annessa piscina.
Tutto questo , visto nel suo insieme, rappresenta un sogno per i cittadini, specialmente se tutte queste strutture venissero realizzate e rese funzionanti! Nardò potrebbe aspirare a fregiarsi del titolo di Distretto sportivo con grande ricaduta nella vita sociale di questa città . Oltre a questo dovremmo annoverare, sul taccuino cittadino, le piste ciclabili, i progetti di riqualificazione sportiva e di tempo libero del fronte mare, i camminamenti che dovrebbero integrare quelli già esistenti, non ancora realizzati ma parcheggiati nel dimenticatoio o peggio ancora non completati come il tratto che va da viale Nassiriya a via Benedetto Leuzzi sino a congiungersi con la strada di Santa Caterina e giungere attraverso questa alle Quattro Colonne.
Ma torniamo al caso piscina che tanto clamore sta suscitando. La visione e il desiderio del primo cittadino di realizzare questa opera pubblica non è un’ esclusiva personale nè di questa Amministrazione. Negli anni il progetto di una piscina e’ sempre stato accarezzato da altri primi cittadini senza però riuscire a realizzarlo. Guarda caso una copia è depositata negli uffici comunali e un’altra e’ custodita nei cassetti della Amministrazione provinciale. L’area interessata, prevista dal PRG per impianti sportivi, e’ quel polmone pianeggiante di verde e di spazio coltivato in seminato, che ricade nella zona di mondo nuovo alle spalle della masseria Falco. Quell’area negli anni a cavallo degli ottanta e novanta è stata oggetto di progettazione su cui realizzare un Centro polivalente di discipline sportive con annessi parcheggi e affini.
Le piscine previste erano due: una coperta e l’altra scoperta, vi era previsto tra l’altro un campo di basket. Il progetto da realizzarsi a spese della Provincia non ebbe seguito anche se la zona è sempre rimasta vincolata a Centro sportivo polivalente. Su questo desiderio di realizzare una piscina non da meno fu la giunta Dell’Anna che individuò e comprò nella la zona di San Gerardo (. meritoria di menzione) quel fazzoletto di terra a ridosso del torrente Asso (3000 o 3500 metri quadrati). Il PAI, con i suoi vincoli di inedificabilità, ha impedito la sua realizzazione.
Quindi se di collocazione dovremmo parlare (e qui le ipotesi si tanno sperperando) la lettura del Piano regolatore per magia, ci dimostra che esiste già una o più aree che possono ricevere la costruzione di un impianto di piscina comunale. Altra storia ovviamente e’ quella nota della piscina a Torre Inserraglio che ricordiamo era un’ opera che doveva ricadere a spese del privato ma ovviamente come ogni incompiuta che si rispetti e’ solo di inevitabile e succosa argomentazione da gossip di questi ultimi giorni.